“Ho perso. Il mio emendamento al ddl anticorruzione per mettere un limite di tempo agli incarichi dei magistrati fuori ruolo è stato asfaltato al Senato”. Così Roberto Giachetti, deputato del Pd, spiega in conferenza stampa che l’articolo che aveva proposto per regolamentare l’ufficio di tutti i magistrati fuori ruolo non è stato inserito all’interno del testo licenziato da palazzo Madama. “Su circa 10mila magistrati, tra contabili, amministrativi ed ordinari, gli interessati dall’istituto dei fuori ruolo – spiega – sono circa 300. Ma all’interno c’è un gruppo di una cinquantina di super privilegiati che non sarà toccato dalla riforma. Ora che l’emendamento è stato cancellato e la legge sulla corruzione approvata – racconta il deputato ai microfoni de ilfattoquotidiano.it – si mantengono le attuali deroghe e si allarga la platea dei magistrati privilegiati ed inamovibili che lavorano presso la Corte Costituzionale, la Presidenza della Repubblica e il CSM”. Giachetti, che promette di ripresentare la norma, conclude amareggiato: “Hanno fatto ammuina. Ma tutto resta come prima” di Manolo Lanaro e Caterina Perniconi
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