Massimo D’Alema non ha più voglia di polemiche su Matteo Renzi. “Ho già detto tutto quello che dovevo dire”, ha risposto a chi gli chiedeva una riflessione sul sostegno elettorale a Matteo Renzi del finanziere Davide Serra, titolare di un fondo speculativo nato nel paradiso finanziario delle isole Cayman. “Basta”, ha continuato D’Alema, “sono qui per parlare di primavera Araba”. A Milano per un convegno su questioni internazionali organizzato dall’Ispi, il deputato del Pd si è detto sereno, cassando anche l’ipotesi di un nuovo soggetto politico. Secondo indiscrezioni raccolte dal Fatto Quotidiano tra i democratici vicini a D’Alema, la vittoria alle primarie del sindaco di Firenze e una conseguente rottura del Pd potrebbero dare vita a un nuovo partito di sinistra. Un progetto che però D’Alema smentisce: “Questione che non mi appartiene”. In che direzione andrà allora la dote elettorale del ‘leader maximo’? “Spero che tutte le mie 832mila preferenze”, ha risposto con riferimento ai voti presi da lui alle ultime europee, “vadano a Bersani perché abbiamo bisogno di dare forza a lui” di Franz Baraggino
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