“Non c’è ancora una coscienza collettiva forte contro la corruzione e le mafie”: il campanello d’allarme partito dalle recenti indagini che hanno coinvolto membri della classe politica regionale e locale lombarda, viene rafforzato dalle dichiarazione del presidente della commissione antimafia di Milano, David Gentili. Anche lui a Sedriano, per partecipare alla fiaccolata organizzata dall’Anpi e dai partiti di opposizione in difesa della legalità. Nell‘indagine che ha portato all’arresto dell’assessore regionale Domenico Zambetti, è stato coinvolto anche il primo cittadino Alfredo Celeste, attualmente ai domiciliari. L’esponente del Pdl non sembra intenzionato a lasciare il suo incarico, così come la consigliera comunale di maggioranza Maria Stella Fagnani, moglie di Marco Scalambra (anch’egli arrestato). Presenti amministratori locali e consiglieri provinciali del centro sinistra. Ma se i cittadini gridano a gran voce “Sindaco, dimettiti”, come aveva fatto un piccolo gruppo pochi giorni fa, il capogruppo del Pd in consiglio comunale è più moderato: “Chiediamo una mozione di sfiducia verso il primo cittadino”. Ma per questo servono anche i voti della maggioranza di Francesca Martelli
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