Nel mondo del giornalismo cinese dobbiamo segnalare una nuova rivista che fa base ad Hong Kong (e ovviamente nella Repubblica popolare è bloccata): Isunaffair.
Dopo qualche mese di prova si lancia sul mercato con un’incredibile copertina sul XVIII Congresso del Pcc e un editoriale del coraggioso Chang Ping, che in sintesi recita così:
Non è difficile scrivere gli editoriali per il Quotidiano del popolo, sono gli stessi dalla prima copia stampata. Usando le sempre le stesse parole e gli stessi slogan hanno anestetizzato le masse. E c’è di più. Le stesse parole sono amplificate da tutti gli altri media legati al Partito e nascoste sotto il grande ombrello del “modello Cina”.
Il Partito non ha mai rimpianto le occasioni perdute, né chiesto scusa per gli errori compiuti a prescindere dalla gravità degli incidenti. E noi rimaniamo in una trappola linguistica: criticare o complimentarsi con il Partito.
Qui non vogliamo giudicare i colleghi, ma affermare con forza che la Cina sta per affrontare cambiamenti fondamentali, che la libertà di espressione è più importante del controllo politico e che il benessere nazionale è più importante degli interessi del Partito. Facciamo tutti parte dello stesso scenario, che è mondiale.”