Ad ammazzare Carmela Petrucci, Samuele Caruso. Appostato nell'androne delle scale, si è lanciato sulla sorella Lucia con cui aveva avuto in passato una relazione, ma ha trovato il corpo della giovane a fargli da scudo
Doveva essere un semplice ritorno da scuola come tanti altri. In pochi secondi però quel gesto quotidiano si è trasformato in tragedia. È un dramma folle quello che stamattina ha lacerato l’Uditore, piena periferia ovest di Palermo. Una tragedia che ha lasciato sulla strada il cadavere di Carmela Petrucci, ragazza di appena 17 anni, trovata accoltellata nell’androne del civico 14 di via Uditore. Accanto a lei la sorella Lucia, appena maggiorenne, gravemente ferita alla schiena.
E’ questa la scena che hanno trovato i poliziotti dopo essere arrivati sul luogo del delitto. A chiamarli è stata la stessa Lucia, ancora cosciente, che ha ricostruito agli inquirenti anche la sequenza della tragedia.
Carmela e Lucia stavano tornando a casa dopo essere state prese a scuola dalla nonna. Un abitudine quotidiana quella delle due sorelle, che dopo essere uscite dal liceo classico Umberto I, la scuola che frequentano nel centro della città, trascorrevano un po’ di tempo con la nonna prima di tornare a casa per il pranzo. E anche oggi doveva andare così. Le due ragazze avevano acquistato del cibo al supermercato di fronte casa. Poi stavano per salire a pranzare con il fratello Antonino, l’unico presente nell’appartamento, dato che i genitori erano fuori per lavoro. Non hanno però neanche avuto il tempo di citofonare, che si sono imbattute in un ragazzo di 22 anni, Samuele Caruso, non uno sconosciuto, ma un ex fidanzato di Lucia, la sorella maggiore, che con lui avrebbe intrattenuto una breve relazione.
Secondo le prime ricostruzioni, i due ragazzi si sono conosciuti un anno fa attraverso Facebook. Poi Caruso avrebbe maturato motivi di astio nei confronti di Lucia. Un astio talmente profondo, da portarlo a nascondersi nell’atrio di casa Petrucci armato di coltello. Il ragazzo si sarebbe immediatamente lanciato su Lucia, riuscendo anche a ferirla. Tra i due però si è intromessa Carmela che per difendere la sorella ha incassato diverse coltellate. Colpi letali che l’hanno lasciata al suolo. Nel frattempo i clienti del supermercato vicino, allarmati dalle urla, si sono immediatamente fiondati nell’androne. L’aggressore era già fuggito, mentre al suolo c’erano le due sorelle in una pozza di sangue. Lucia è stata immediatamente trasportata all’ospedale Cervello di Palermo, dove sarebbe fuori pericolo. Carmela invece è deceduta in seguito alle coltellate inferte da Caruso.
La sezione omicidi della polizia di Stato si subito messa sulle tracce del vent’enne. Caruso ha lasciato tracce di sangue fuggendo dall’androne del palazzo: si sarebbe allontanato con l’arma ancora in pugno. Lucia Petrucci ha indicato agli inquirenti sia l’identikit che le generalità dell’aggressore. Gli inquirenti hanno anche sequestrato le registrazioni di alcune telecamere di sorveglianza nei dintorni e in poche ore hanno tratto in arresto Samuele Caruso.
Si tratta della 100esima vittima a partire da gennaio 2012: “una mattanza”, come la definisce Telefono Rosa, che vede una donna uccisa ogni due giorni.