Questa volta Apicella non ha cantato. Convocato in tribunale a Milano dalla difesa di Silvio Berlusconi per testimoniare nel processo Ruby, il cantante e collaboratore musicale del Cavaliere ha ripetuto più volte che nelle famose cene di Arcore “era tutto normale e non c’era nessuna minorenne”. Di fronte ai pm Ilda Boccassioni e Antonio Sangermano, Apicella ha sottolineato che “mai Berlusconi ha allungato le mani sulle ragazze presenti”. E ancora: “Mai visto atteggiamenti di natura sessuale da parte di uomini e donne”. Al fianco dell’ex premier da 15 anni, lo chansonnier campano ha risposto alle domande degli avvocati Longo e Ghedini, chiarendo che Berlusconi aveva “sempre un atteggiamento rispettoso”. E Ruby? “Forse l’ho vista una volta”, ha risposto ai cronisti fuori dall’aula, “ma non mi ha colpito”. Apicella ha lasciato il palazzo di giustizia in compagnia di Berlusconi e dell’onorevole Maria Rosaria Rossi, già testimone nello stesso processo di Franz Baraggino