Ancora un rappresentante del Pdl nei guai. Ancora un avviso di garanzia per corruzione. Questa volta nel mirino degli inquirenti della Procura di Monza è finito Sandro Sisler, coordinatore provinciale del Pdl di Milano e già assessore all’Urbanistica del comune di Carate Brianza. Questa mattina i carabinieri del nucleo investigativo di Monza e la tenenza della Guardia di finanza di Seregno, su ordine del pm di Monza Donata Costa (che è anche titolare del procedimento insieme al collega Walter Mapelli sull’ex assessore regionale Massimo Ponzoni, ndr), hanno eseguito una serie di perquisizioni in casa dell’indagati, nelle le sedi dell’Aler della Provincia di Monza e della Brianza, della società Lombardia Informatica S.p.A., di cui Sisler è, rispettivamente, presidente e dirigente, e nel suo ufficio nella sede del PdL di Milano.
Gli investigatori cercano riscontri alle dichiarazioni di Maurizio Altobelli (anch’esso in quota PdL, responsabile della commissione edilizia del comune di Carate Brianza), arrestato lo scorso 12 luglio nell’ambito dell’operazione ‘Carate Nostra’, che chiama direttamente in causa Sisler come elemento di primo piano dell’amministrazione nel sistema di mazzette che girava intorno a concessioni edilizie; ma anche a quelle rese da Giorgio Aldeghi, Giampietro Gerosa, Calogero Caruso Licata, Felice Tagliabue e Massimo Pirovano, tutti indagati per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Sisler avrebbe previsto variazioni al Pgt in cambio di busterelle. Il coordinatore provinciale del Pdl risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Monza dal 22 settembre 2012. Sul fascicolo processuale era stata disposta la secretazione degli atti, violata da notizie apparse sulla stampa.
Le indagini che avevano portato agli arresti di luglio sono scattate dopo la è la morte di Paolo Vivacqua, ucciso a Desio il 14 novembre dell’anno scorso. L’imprenditore , secondo gli inquirenti, sarebbe stato parto di un giro di mazzette e avrebbe preso accordi per versare ad Altobelli 870mila euro da spartire con i professionisti Adelghi e Gerona, mentre Licata avrebbe avuto il ruolo di prestanome per coprire Vivacqua. Inoltre c’è un altro ex amministratore pubblico coinvolto, Massimo Piovano, ex consigliere comunale di Carate (anch’egli arrestato), che si sarebbe accordato con Altobelli per versare a quest’ultimo altri 290 mila euro.
Vivacqua, è stato freddato da almeno cinque colpi di pistola nell’ufficio di una ditta della sua famiglia a Desio, che si occupa di rottamazione di metalli nel novembre scorso. A ucciderlo, mentre stava telefonando, uno o più killer che hanno approfittato del fatto che il bar accanto alla ditta rispettava il giorno di chiusura. L’attività della vittima era piuttosto diversificata e gli era costata anche qualche denuncia per irregolarità fiscali. L’imprenditore aveva anche cercato di aprire una discarica per rifiuti non pericolosi in zona ma gli era stata negata l’autorizzazione, per questo aveva presentato ricorso al Tar, ma il suo ricorso era stato giudicato inammissibile dai giudici amministrativi. Gli investigatori quindi hanno sempre parlato di esecuzione con modalità da criminalità organizzata. Poco tempo fa, a giugno, è stata uccisa la consuocere di Vivacqua, Franca Lo Iacono, 61 anni, trovata agonizzante dentro la sua auto, in un box a Desio. Ma secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di un tentativo di rapina finito male.
PRECISAZIONE
Con richiesta 14 maggio 2015, il PM di Monza, ha chiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti di Sandro Sisler poiché le indagini svolte non hanno consentito di ottenere alcun riscontro alle dichiarazioni provenienti da Maurizio Altobelli che lo aveva chiamato in causa, osservando come non vi fossero sufficienti elementi per sostenere l’accusa in giudizio nei suoi confronti. Tale richiesta è stata accolta dal Gip in data 5 novembre 2015. Il signor Sisler ha precisato che tutelerà i propri diritti davanti all’autorità giudiziaria competente.
Giustizia & Impunità
Corruzione, indagato coordinatore provinciale Pdl di Milano Sandro Sisler
La Procura di Monza contesta al politico un giro di mazzette incassate per il via libera a concessioni edilizie in Brianza. A luglio erano stati eseguiti altri arresti. L'indagine era partita dopo l'omicidio dell'imprenditore Paolo Vivacqua freddato nel suo ufficio nel novembre scorso
Ancora un rappresentante del Pdl nei guai. Ancora un avviso di garanzia per corruzione. Questa volta nel mirino degli inquirenti della Procura di Monza è finito Sandro Sisler, coordinatore provinciale del Pdl di Milano e già assessore all’Urbanistica del comune di Carate Brianza. Questa mattina i carabinieri del nucleo investigativo di Monza e la tenenza della Guardia di finanza di Seregno, su ordine del pm di Monza Donata Costa (che è anche titolare del procedimento insieme al collega Walter Mapelli sull’ex assessore regionale Massimo Ponzoni, ndr), hanno eseguito una serie di perquisizioni in casa dell’indagati, nelle le sedi dell’Aler della Provincia di Monza e della Brianza, della società Lombardia Informatica S.p.A., di cui Sisler è, rispettivamente, presidente e dirigente, e nel suo ufficio nella sede del PdL di Milano.
Gli investigatori cercano riscontri alle dichiarazioni di Maurizio Altobelli (anch’esso in quota PdL, responsabile della commissione edilizia del comune di Carate Brianza), arrestato lo scorso 12 luglio nell’ambito dell’operazione ‘Carate Nostra’, che chiama direttamente in causa Sisler come elemento di primo piano dell’amministrazione nel sistema di mazzette che girava intorno a concessioni edilizie; ma anche a quelle rese da Giorgio Aldeghi, Giampietro Gerosa, Calogero Caruso Licata, Felice Tagliabue e Massimo Pirovano, tutti indagati per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Sisler avrebbe previsto variazioni al Pgt in cambio di busterelle. Il coordinatore provinciale del Pdl risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Monza dal 22 settembre 2012. Sul fascicolo processuale era stata disposta la secretazione degli atti, violata da notizie apparse sulla stampa.
Le indagini che avevano portato agli arresti di luglio sono scattate dopo la è la morte di Paolo Vivacqua, ucciso a Desio il 14 novembre dell’anno scorso. L’imprenditore , secondo gli inquirenti, sarebbe stato parto di un giro di mazzette e avrebbe preso accordi per versare ad Altobelli 870mila euro da spartire con i professionisti Adelghi e Gerona, mentre Licata avrebbe avuto il ruolo di prestanome per coprire Vivacqua. Inoltre c’è un altro ex amministratore pubblico coinvolto, Massimo Piovano, ex consigliere comunale di Carate (anch’egli arrestato), che si sarebbe accordato con Altobelli per versare a quest’ultimo altri 290 mila euro.
Vivacqua, è stato freddato da almeno cinque colpi di pistola nell’ufficio di una ditta della sua famiglia a Desio, che si occupa di rottamazione di metalli nel novembre scorso. A ucciderlo, mentre stava telefonando, uno o più killer che hanno approfittato del fatto che il bar accanto alla ditta rispettava il giorno di chiusura. L’attività della vittima era piuttosto diversificata e gli era costata anche qualche denuncia per irregolarità fiscali. L’imprenditore aveva anche cercato di aprire una discarica per rifiuti non pericolosi in zona ma gli era stata negata l’autorizzazione, per questo aveva presentato ricorso al Tar, ma il suo ricorso era stato giudicato inammissibile dai giudici amministrativi. Gli investigatori quindi hanno sempre parlato di esecuzione con modalità da criminalità organizzata. Poco tempo fa, a giugno, è stata uccisa la consuocere di Vivacqua, Franca Lo Iacono, 61 anni, trovata agonizzante dentro la sua auto, in un box a Desio. Ma secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di un tentativo di rapina finito male.
PRECISAZIONE
Con richiesta 14 maggio 2015, il PM di Monza, ha chiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti di Sandro Sisler poiché le indagini svolte non hanno consentito di ottenere alcun riscontro alle dichiarazioni provenienti da Maurizio Altobelli che lo aveva chiamato in causa, osservando come non vi fossero sufficienti elementi per sostenere l’accusa in giudizio nei suoi confronti. Tale richiesta è stata accolta dal Gip in data 5 novembre 2015. Il signor Sisler ha precisato che tutelerà i propri diritti davanti all’autorità giudiziaria competente.
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Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il vicedirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il condirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Palermo, 3 gen. (Adnkronos) - Una donna di Catania ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato, di buon mattino, dopo aver trovato accovacciato sul cofano della sua auto un uomo che non ha voluto sentire ragione di scendere dal mezzo per consentire alla proprietaria di andare a lavoro.
L’uomo, un 35enne di origine rumene, ha farfugliato alcune parole alla donna, rimanendo saldamente seduto sul cofano al punto tale che la signora, impaurita, ha messo in moto l’auto per cercare di farlo desistere e poi si è rivolta alla Sala Operativa della Questura di Catania che, prontamente, ha inviato due volanti in suo soccorso. Nel frattempo, viste le rimostranze dell’uomo, la donna ha cercato di portare l’auto, procedendo a passo d’uomo, nella vicina piazza Pietro Lupo. Qui, alla vista degli agenti della squadra Volanti, il 35enne rumeno è balzato giù dall’auto per afferrare una transenna e lanciarla contro il portone degli uffici di Polizia. I poliziotti hanno tentato più volte di bloccarlo nel tentativo di farlo ragionare, ma l’uomo ha più volte opposto una forte resistenza, sferrando un calcio contro una volante, danneggiandola.
Per questa sua condotta il 35enne è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e condanna definitiva, e, a seguito di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
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Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Lunedì 6 Gennaio alle ore 11 in via Nomentana 361, a Roma, il Partito radicale convoca una manifestazione a sostegno della liberazione di Cecilia Sala.
"Dopo aver manifestato per quasi due anni davanti all'ambasciata iraniana contro il regime oppressivo, violento e misogino degli Ayatollah nei confronti del suo popolo - si legge in una nota di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito radicale -, non possiamo rimanere inermi nei confronti di una nostra concittadina ostaggio di pericolosi criminali. Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Farnesina con il ministro Antonio Tajani ed è proprio in quest'ottica che intendiamo supportare il prezioso lavoro che si sta svolgendo in queste ore. L'appuntamento è lunedì 6 davanti all'ambasciata".
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - "La convocazione di un ambasciatore alla Farnesina è uno strumento molto importante e assai riconoscibile sul piano diplomatico per esercitare una pressione su uno Stato. C’è da dire che Tajani ha sempre utilizzato questo strumento con parsimonia, forse eccessiva, e dunque spesso con ritardo. Speriamo in futuro voglia essere più deciso, specie quando ci sono in gioco interessi vitali e che non si debba attendere, per esercitare questo passo, l’intervento delle opposizioni". Lo dice Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia viva.