Quelli dalla penna conformista e banalotta la definiscono “simpatica”, “burrosa”, “morbida”, “materna”. Ma Antonella Clerici ultimamente sembra essere molto di più. Una sorta, per intenderci, di Maria De Filippi dal volto umano, una creatrice di mostri televisivi con il sorriso sulle labbra e le forme generose. Con “Ti lascio una canzone”, quello spaventoso format condito di mostriciattoli dal corpo di dodicenni e la voce da cinquantenni, ha riportato in auge il disgustoso fenomeno di bambini che cantano di amore, sesso e passione senza capirne il significato, con una presenza scenica che turba e non diverte. Roba che i “Piccoli fans” di Sandra Milo ti diventano improvvisamente simpatici e li rimpiangi come se fossero il ricordo più bello della vita.

Dopo una carriera da suor Germana del tubo catodico, “Antonellina” ultimamente ha attraversato il Triangolo delle Bermuda del gossip da quando ha incontrato Eddy Martens, aitante giovinotto più giovane di tredici anni, con il quale ha dato alla luce la piccola Maelle. Da allora, la Clerici ha inanellato un pasticcio dietro l’altro, a cominciare dalla presenza, ingiustificata e ingiustificabile, di Eddy tra gli autori de “La prova del cuoco”. E poi il tradimento di lui (ingrato!), lo psicodramma gossipparo e il perdono, il ritorno a casa del figliol prodigo. Tutto è bene ciò che finisce bene, allora? Niente affatto, perché l’ex “sciura” tranquillona della tv italiana è diventata una bad girl (sic!). Si mormora di una liaison dangereuse con Massimiliano Pani, figlio di Mina e giudice di “Ti lascio una canzone”, ovviamente subito smentita dagli interessati. Ma ci frega davvero qualcosa delle pene d’amore di Antonella Clerici? No, ovviamente.

Il punto è un altro: come ha fatto una monaca della tv a trasformarsi in Milf (o “cougar”), alle prese con triangoli, toy boy, tradimenti, riappacificazioni e corna incrociate? Forse anche lei ha capito che nella televisione dei giorni nostri paga di più la presenza ossessiva e ossessionante sui settimanali gossippari. O forse il motivo è meno “strategico” e più umano? Forse Antonella Clerici si è stufata di essere tutta casa e chiesa, alle prese con Anna Moroni e la pastella per le frittelle di fiori di zucca, e ha deciso di concedersi una “botta di vita”?

Chissà, fatto sta che televisivamente il cambiamento non si è notato granché. La Clerici continua a condurre programmi televisivi che persino la mia tradizionalissima nonna ottantenne trova piuttosto noiosi, non ha un’idea nuova che sia una da anni e anni e sopravvive di espedienti gossippari in una televisione che sta cambiando, seppur molto lentamente.

Personalmente provo molta più simpatia per la Clerici “cougar per forza”, piuttosto che per la casalinga che balla goffamente e non si vergogna dei suoi chili di troppo. Non per un fatto (a)morale, per carità. Ma semplicemente perché nella nuova Clerici la ribellione di una quasi cinquantenne a un’etichetta che per troppo tempo l’ha vista costretta nei panni della Santa Vergine della tv italiana. Voto televisivo: zero. Voto da femme fatale over45, goffa e poco credibile: dieci. Di incoraggiamento.

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