Media & Regime

Finalmente un po’ di democrazia in televisione?

Un paio di settimane fa sono stato contattato dal gruppo di Servizio Pubblico e mi hanno chiesto di partecipare ad una parte della nuova trasmissione con un esperimento molto interessante; l’applicazione del software di democrazia liquida chiamato Liquid Feedback (creato dal partito pirata tedesco e in fase di sperimentazione anche dal Movimento 5 stelle in Italia) al format della trasmissione.

L’obiettivo è far emergere dalla piattaforma delle proposte politiche interessanti che verranno presentate quindi dai cittadini direttamente ai candidati premier durante le serate in diretta.

“Dall’abbattimento del debito pubblico alla lotta all’evasione fiscale, dalla difesa dell’ambiente all’affermazione dei diritti civili: saranno i cittadini a proporre le loro soluzioni utilizzando l’innovativa piattaforma tecnologica”.
 
E’ la prima volta che in Italia riusciamo a far sperimentare l’interazione pubblico televisivo/politica attraverso il web; ed è per questo che aderisco con entusiasmo a questo invito.

Sono i primi esperimenti di democrazia diretta con l’ausilio di una Tv, concetto teorizzato qualche anno fa da Tv Popolare.

Concetto su cui si concentra la riflessione dell’importanza di utilizzare il media televisivo come cuneo per un cambiamento sociale importante, di cui il web è l’anima primaria.                                                                                                                                                  
Allo stesso modo il nostro progetto nasce dal bassodai cittadini, ma lavora direttamente sul “governo” della televisione in sé, non solo di una ma di molte trasmissioni; quindi rappresenta già un passo avanti rispetto a questa definizione.

Ma il problema è che non abbiamo nessun supporto sulla visibilità da parte dei media tradizionali. L’unico nostro vero nodo da sciogliere è questo. Quando il Fatto Quotidiano pubblicò la notizia di Tv Popolare, prima dell’avvento di Santoro, le adesioni arrivarono più di una al minuto; appena l’articolo svanì dalla prima pagina, tutto si congelò.

Perché ? Perché per le persone noi fondatori da soli non siamo una garanzia sufficiente. Le persone sono abituate a dare fiducia sulla base di un “trasferimento di fiducia” che avviene per elementi conosciuti. Comprendere la portata di Tv Popolare richiede un grande atto di fiducia o una forte determinazione per raccogliere tutte le informazioni. Noi sicuramente avremmo potuto fare meglio, ma lavoriamo con risorse molto limitate e senza nessun appoggio (..Santoro basta che convoca una conferenza stampa e tutta Italia ne parla..)

Abbiamo chiesto supporto ai possibili “garanti di fiducia”, Santoro, Vauro, Ruotolo, Giulia Innocenzi compresi, ma non siamo stati ascoltati. Non credo per cattiva volontà ma solo perché hanno troppe informazioni richieste da gestire e probabilmente questa è sfuggita come tante altre. Peccato. Ma allora mi chiedo come potremo far nascere progetti dal basso senza l’appoggio di uno dall’alto? La domanda riecheggia nel mio cervello come un grido nella grotta.
 
Comunque, questo esperimento va benissimo, ci dice che abbiamo visto bene e che siamo sulla strada giusta. Proveremo ora dall’interno ad ottenere un orecchio più attento, lo meritiamo.
 
Partecipiamo quindi numerosi a questa iniziativa, facciamoci sentire da tutti !

di Davide Scalisi