“I dati sui tumori e la mortalità impongono un programma straordinario per la prevenzione dei rischi ambientali e la protezione salute della popolazione”. Ha commentato così il rapporto Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità diffuso questa mattina il ministro dell’Ambiente Corrado Clini. ”In linea generale, i dati trasmessi confermano – ha osservato il ministro – che l’inquinamento ambientale associato alle attività industriali e cantieristiche dei decenni passati ha un ruolo significativo negli eccessi di mortalità rilevati per alcune tipologie di tumori”.

“Il protocollo di intesa che ho promosso e sottoscritto il 26 luglio scorso con la regione e le amministrazioni locali, ed il successivo decreto legge del 7 agosto, sono finalizzati – sottolinea Clini – a rimuovere le condizioni di rischio ambientale che hanno progressivamente stretto Taranto nella morsa dell’inquinamento”.

Per quanto riguarda l’eliminazione delle sorgenti di rischio sanitario associate alle attuali attività industriali, il ministro ha voluto ricordare “le due linee di azione che hanno guidato le iniziative del ministro dell’ambiente di questi mesi: -risanamento dei siti inquinati ubicati all’interno degli stabilimenti industriali, per le quali ho accelerato tutte le procedure necessarie alla approvazione e realizzazione dei piani di bonifica e/o messa in sicurezza; -riesame dell’Autorizzazioni Integrate Ambientali rilasciata all’Ilva il 4 agosto 2011 con la finalità di minimizzare le emissioni inquinanti e gli impatti ambientali dei processi produttivi attraverso l’impiego delle migliori tecnologie disponibili indicate dalla Ue, l’adozione di misure urgenti da completare entro 3 mesi, il recepimento della legge della Regione Puglia sulla valutazione del danno sanitario”.

“A questo proposito voglio rilevare – ha aggiunto – che i dati relativi al quartiere Tamburi hanno giustificato le misure severe e urgenti previste dall’Aia relative all’area a caldo ed al parco geominerario dello stabilimento Ilva. Il dato molto preoccupante relativo all’eccesso dei tumori infantili richiede indagini accurate sulle possibili cause ambientali e sui meccanismi patogeni. Come è noto, la popolazione infantile è altamente vulnerabile a fattori di rischio ambientale ed è necessario capire quali fonti di rischio, passate o ancora presenti, possono influenzare questo dato. In ogni caso i dati sui tumori infantili confermano e rafforzano l’urgenza di un programma straordinario per il monitoraggio e la protezione della salute della popolazione di Taranto. A questo proposito – conclude Clini – confermo il mio impegno a sostenere le iniziative della Regione e delle Autorità Locali, anche con la partecipazione di ISPRA e, d’intesa con il Ministro della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e della Organizzazione Mondiale della Sanità”. 

Ma i dati del rapporto presentato oggi dal ministro Balduzzi “fanno riferimento – ha sottolineato – ad una popolazione esposta da decenni a molti rischi ambientali: per esempio emerge in maniera molto significativa il dato dei tumori provocati dall’amianto, usato abbondantemente fino a inizio anni ’80 nei cantieri navali. Mi sembra un po’ azzardato affermare che i tumori per l’amianto siano riferibili all’Ilva”.

“L’Ilva – ha proseguito il ministro – come tutte le altre aziende dell’area industriale ha contribuito significativamente negli ultimi decenni all’inquinamento e di conseguenza anche a questo quadro di salute” ma a suo parere trasferire questi dati alla situazione attuale è “tecnicamente scorretto”.

Il leader dei Verdi Angelo Bonelli ha espresso la sua indignazione per “il fatto che il governo abbia presentato oggi e non prima che venisse chiusa il procedimento dell’Autorizzazione Integrata ambientale i dati sulla mortalità e l’incremento drammatico dei tumori nella città di Taranto. Per mesi abbiamo ascoltato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini dire che non esisteva nesso causale tra Ilva e malattia e morti di Taranto. Per mesi abbiamo ascoltato Clini dire che i dati erano vecchi e non aggiornati. Quando lo scorso 18 settembre avevo reso pubblici i dati sulla mortalità a Taranto il ministro Clini mi ha accusato di falsificazione, manipolazione e procurato allarme minacciando azioni giudiziarie nei miei confronti. La situazione drammatica che vive la città di Taranto è uno scandalo non solo per l’Italia ma per tutta Europa: il ministro dell’Ambiente Clini deve dimettersi immediatamente senza aspettare nemmeno un minuto”.

Il ministro della Salute Renato Balduzzi, ha definito, a margine dell’incontro con le associazioni ambientaliste, la situazione di Taranto “indubbiamente complessa”. “Credo sia necessario uno sforzo – ha affermato – anche da parte della sanità pubblica per un monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative mirate”. Per l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Ettore Attolini: “I dati su Taranto sono allarmanti e ricalcano quelli già circolati: bisogna partire da questo dato di fatto per intervenire”.  

”C’è un progressivo riavvicinamento delle posizioni del Ministero – ha aggiunto Attolini – rispetto alle osservazioni che noi come giunta regionale abbiamo mosso sulla vicenda complessiva, per cui riteniamo che l’Aia per l’Ilva debba recepire la nostra legge sul danno sanitario. Per il passato bisogna aumentare i livelli di tutela della salute, i livelli di presa in carico per l’aspetto sanitario, e migliorare la compatibilità della struttura, azzerando i rischi e per il futuro occorre fare un’operazione di monitoraggio e di prevenzione”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

The 2nd Law: con i Muse la decrescita diventa rock

next
Articolo Successivo

Il governo dei tecnici del cemento

next