Dopo la tempesta dell’ennesimo arresto nella sua maggioranza, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha presentato la nuova giunta, composta da undici assessori, che dovrebbe accompagnare l’amministrazione alle elezioni anticipate. Confermati il vicepresidente Andrea Gibelli, unico leghista in giunta, e l’assessore all’istruzione Valentina Aprea, parlamentare del Pdl. Alla sanità va il professor Mario Melazzini, già dirigente dell’assessorato, al posto di Luciano Bresciani. Melazzini è un oncologo malato di Sla, ed è diventato un testimonial della lotta contro la malattia. Fuori dalla nuova giunta il responsabile delle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, sostituito da Andrea Gilardoni, docente dell’Università Bocconi esperto in mobilità, animatore dell’osservatorio “I costi del non fare”. Un generale dei carabinieri, Nazzareno Giovannelli, arriva all’Urbanistica, settore delicato intorno al quale sono ruotate diverse inchieste che hanno coinvolto esponenti di punta della maggioranza formigoniana, come l’ex assessore Massimo Ponzoni. Giovannelli ha comandato anche la polizia provinciale di Milano, protagonista di indagini anti-ndrangheta come quella sulla discarica di Desio.
Il presidente aveva anticipato alcuni nomi in mattinata su twitter. La squadra prevede inoltre all’Ambiente ed Energia Leonardo Salvemini, che sostituisce il pidiellino Marcello Raimondi, l’ultimo indagato in ordine di tempo al Pirellone, nell’inchiesta sulla Compagnia delle opere. Al Bilancio la conferma di Romano Colozzi (Pdl), alla Famiglia Carolina Elena Pellegrini, al Commercio e Turismo Giovanni Bozzetti (Pdl), all’Agricoltura Giuseppe Elias, allo Sport e ai Giovani Filippo Grassia. Sottosegretario alla presidenza Paolo Alli e sottosegretario delegato alla trasparenza Giuseppe Grechi. Giovannelli prende anche la delega alla Sicurezza e alla Protezione civile, che prima faceva capo a Romano La Russa, fratello dell’ex ministro Ignazio.
“Sono tutte persone con titoli conquistati sul campo che ne certificano qualità e rilevanza”, ha affermato Formigoni. I nuovi assessori, ha spiegato, “hanno accettato pur sapendo che si tratterà di un periodo limitato”. Dal fronte leghista interviene Matteo Salvini: “La nuova giunta? Era doveroso che la Lega ci fosse con un suo uomo, sia per continuare a governare come stiamo facendo bene da anni e poi per controllare le spese”. Salvini ha precisato i settori da tenere particolarmente sotto controllo: “la sanità, la famiglia e i servizi sociali”. Quanto alle elezioni, ha continuato Salvini, “da domani mattina in poi ogni data è possibile. Ci è arrivato un bel segnale dalle persone che sono venute ai gazebo. Se si vota insieme alle politiche, però, si risparmiano tempo e quattrini”.