La segretaria della Cgil: "E' un modo di trattare il lavoro un po' insopportabile. Nessuno può permettersi di giudicare i gusti delle persone". E alla sua disponibilità a intervenire all'iniziativa di piazza del 14 novembre taglia corto: "Alle manifestazioni non si va con l'invito"
“Le manifestazioni non vanno per inviti”. E’ la risposta della leader della Cgil Susanna Camusso alla battuta del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a proposito di una sua eventuale presenza su invito alla manifestazione proclamata dal sindacato per il 14 novembre. A Cagliari per partecipare a una conferenza pubblica sul lavoro, la segretaria del sindacato è tornata anche sulla questione dei “giovani schizzinosi”. “Giovani schizzinosi? Piuttosto vedo tanti giovani sempre di più esclusi dal mondo del lavoro – replica la Camusso – e che non ce la fanno più. Vedo un Paese che non sta pensando che il futuro può essere dei giovani e bisogna dargli spazio”.
La leader della Cgil vede “un modo di trattare il lavoro un po’ insopportabile. Tutti questi modi in cui si definiscono i lavori, lavoretti e così via, alla fine hanno dentro un grande disprezzo per quelle persone che invece di quel lavoro vivono”. “Non ci sono solo lavori nobili – continua Camusso – Il tema vero è che non si può offrire a due generazioni – a quella dei 35 quarantenni e a quella dei venti trentenni – l’idea che loro possono avere solo piccoli lavori precari in attesa di un futuro che non c’è. Questo è il tema che bisognerebbe avere il coraggio di affrontare. Finché non c’è offerta di lavoro. Nessuno può permettersi di giudicare i gusti delle persone”.