Per far andare in porto l’affare panamense (una commessa da 180 milioni per la fornitura di sistema di vigilanza costiera, cartografie del territorio e sei elicotteri Agusta Westland, oltre a una tangente promessa da 18 milioni di euro) Valter Lavitola aveva messo in campo lo stesso Silvio Berlusconi e anche un ex deputato Pdl. Nell’estate del 2011 l’ex direttore dell’Avanti, in carcere da mesi per i finanziamenti all’editoria e gli appalti per le carceri modulari a Panama, aveva non solo pagato le vacanze al presidente del Panama Ricardo Martinelli, a due ministri a un rappresentante della Corte suprema e alle loro compagne in Sardegna, ma aveva chiesto all’allora presidente del Consiglio di poter metter a disposizione Villa Certosa, una delle residenze più famose del Cavaliere, per una visita. Gli inquirenti napoletani, dopo l’operazione di ieri con l’arresto di un manager Finmeccanica e l’avviso di garanzia all’ex ministro Scajola, ritagliano un ruolo non di poco conto anche per Berlusconi in questo e altri affari.
Le camere dell’albergo, a Cala di Volpe, erano state prenotate dall’ex deputato Pdl, Maria Claudia Ioannucci, poi componente del Cda di Poste Italiane. Camere da non meno di 1800 euro a notte, all’hotel Cala di Volpe, e che avrebbe quindi comportato un esborso di 36 mila euro non senza un piccolo incidente per gli extra degli ospiti. All’incontro però con il presidente centroamericano per motivi di salute il Cavaliere non era potuto andare. Lavitola, in una delle intercettazioni, chiede alla Ioannucci di assicurarsi che Martinelli venga però fotografato in posti inequivocabili di Villa Certosa in modo da poter far pubblicare le foto e far scrivere ai giornali panamensi che Martinelli era stato ospite di Berlusconi. Cui Lavitola telefona per ringraziarlo e informalo: “La volevo ringraziare tantissimo… Ricardo mi ha fatto i complimenti perché è bellissimo”. Berlusconi sembra curioso però di sapere non come è andata ma chi c’era al tour e Lavitola snocciola le personalità: “…il ministro dei Lavori pubblici, il presidente della Banca centrale, un loro amico… ” e la Ioannucci che ha fatto “da cicerone”.
Berlusconi si mette e a disposizione anche perché vada a buon fine, anche se non accadrà, un altro affare Finmeccanica, quello brasiliano, commessa da 5 miliardi di euro. E’ in una telefonata tra Lavitola e Paolo Pozzessere, il manager arrestato ieri, del novembre dell’anno scorso che si capisce che il Cavaliere scenderà in campo addirittura con la presidente brasiliana Dilma Rousseff. L’ex direttore dell’Avanti rassicura l’ex direttore commerciale. “Ho parlato un’ora fa con il presidente, che me l’ha detto lui a me, però non m’h voluto specificare…. mi ha detto che lui dovrebbe ricevere qui Dilma (fonetico)”. E Pozzessere esclama: “Eh!” e Lavitola prosegue: “… ma mi dice che le cose sono fatte, sarai contento!”. Il manager sembra scettico perché il documento non è stato ancora firmato. Lavitola sembra sicuro e dice che lui “il berlusconese” lo parla benissimo. Per gli investigatori l’affare brasiliano sarebbe stato mediato anche da Scajola considerato dagli stessi indagati un “canale privilegiato”.
Altro giro, altro affare. Lavitola dice che ormai Pozzessere “è uno della squadra” e Berlusconi “ormai ci associa al 100%“: “vedrai che da qui a poco inizia ad avere con te gli stessi comportamenti che ha con me. I due discutono anche di come scrivere una lettera all’ex premier, riguardante la vicenda del senatore Esteban Caselli, che tenta di incassare provvigioni su l’affare indonesiano dopo la sponsorizzazione proprio del leader del Pdl. “Non c’ho messo i fronzoli perché ho pensato che ce li mettevi tu” dice Pozzessere. E l’altro: “va bene…l’unica cosa, la parte iniziale, tagliala”. “Ma Valter, saranno 15 righe…mi sono attenuto a quello che hai detto tu”. Valterino allora dà un altro suggerimento: “metti il carattere 24..quello non legge se metti piccolo”. E poi: “metti carissimo presidente, perché tu sei un amico, puoi scrivere carissimo, altrimenti dovresti scrivere illustrissimo”. Infine, aggiunge la ciliegina: “gli ho parlato solo di questa cosa tua, perché era una cosa importante e anche la riprova per cui è superdisponibile...secondo me gli sei piaciuto veramente”. I due sembrano essere assai amici, con “Valterino” che arriva in Finmeccanica portato proprio da Pozzessere – lo dicono sia l’ex presidente Guarguaglini sia l’ex responsabile delle relazioni esterne Borgogni – su spinta di Berlusconi. “Io e te siamo la stessa cosa” dice ad un certo punto Lavitola. Che lo blandisce: “tu sei Denim, l’uomo che non deve chiedere mai…”. Ma non si parla solo d’affari, tra i due. Una vicinanza tra il manager e il Cavaliere che consente all’ex modella colombiana Debbie Castaneda di essere assunta come consulente del gruppo italiano.