In un post il fondatore del Movimento 5 Stelle esulta per il declino della carta stampata. "E' stato bello anche grazie a voi - aggiunge il comico- arrivare 61esimi al mondo per la libertà di informazione". Tanti utenti sul blog concordano col comico genovese
Settanta testate giornalistiche rischiano di chiudere? Per Beppe Grillo si tratta di una “buona notizia”. “Ogni tanto bisogna guardare il grande cielo azzurro e tirare il fiato”, scrive il fondatore del Movimento 5 Stelle sul suo blog in un post dal titolo Bye bye giornali. “Finora – ricorda – sono stati finanziati dalle nostre tasse per raccontarci le loro balle virtuali”.
Poi cita Franco Siddi, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa che “è preoccupato per il pluralismo dell’informazione, ma soprattutto per i soldi. ‘Siamo a fine anno e non solo i finanziamenti pubblici all’editoria sono scesi da 114 milioni del 2011 a 60-70 del 2012. Ma non si riesce neanche a capire con esattezza quale sarà l’ammontare. Le imprese che stanno continuando a lavorare (?) stringendo i denti rischiano di arrivare a fine anno e scoprire che i fondi non saranno erogati. In quel caso l’unica strada sarà la chiusura’”. Poi il comico conclude: “Bye, bye giornali, è stato bello, anche grazie a voi, arrivare 61esimi al mondo per la libertà di informazione“.
Tra i commenti, per alcuni utenti “era ora che fosse applicata la dura legge del commercio anche alla stampa” perché “chi non vende fallisce e chiude come succede a qualsiasi attività privata”. Poi c’è chi spera che la stessa prospettiva negativa si applichi anche alla Rai e chi ricorda che dalla scomparsa delle testate “c’è solo da guadagnarci” in quanto “la vera informazione è su Internet”. In più, scrive Jan g., se da Monti si riuscisse a ottenere “l’azzeramento dei finanziamenti ai giornalai di regime, sarebbe già una problema in meno di cui dovremmo occuparci una volta in parlamento”. La maggior parte degli utenti concorda con il comico genovese. E sono opinioni isolate quelle a favore della stampa, come quella di Andrea che scrive: “Caro Beppe, con rispetto parlando, questa volta hai toppato. Gioire per la chiusura di 70 giornali, anche volendo abbracciare la tua tesi secondo la quale i giornalisti sono tutti contro di te ed il tuo movimento (ed è una incredibile stronzata) è un gesto irresponsabile e miope”.