Egregia Ministra Fornero,
dubito che Ella avrà modo di leggere queste farneticanti righe.
Ma se mai la Signoria Vostra ne avesse modo, Le vorrei sottoporre le mie umili considerazioni (tenga presente che sono solo un guitto che dice castronerie).
Lei, Egregia Ministra, ha invitato i giovani a “non essere choosy, come dicono gli inglesi”, in sostanza a “non fare i difficili” di fronte al primo impiego.
La vogliamo dire in maniera non politicamente corretta? Non hanno voglia di fare un cazzo.
Ecco.
Io giovane non sono più da immemore tempo. Però, qualora Sua Santità non se ne fosse resa conto, i giovani lo sanno benissimo.
Sembra, e lo dico prostrandomi di fronte al Sua Statura Intelletuale, il tipico ragionare di chi crede che, fondamentalmente, i giovani siano peggio delle persone in età avanzata.
E visto che, dall’Alto Del Suo Incarico Istituzionale, Lei ed i suoi più Illustrissimi Colleghi avete più volte generalizzato, includendo nella categoria “giovani” i “bamboccioni”, gli “sfigati” e via dicendo, mi permetto una generalizzazione anche io: siete dei vecchi.
Vecchi e malmostosi.
Perché appartiene a un certo tipo di persone quel tipo di pensiero (“i giovani sono svogliati”, “ai miei tempi non c’era la pappa pronta”, “noi che abbiamo fatto i camerieri a Londra” – ma in quanti eravate, della Vostra generazione ad aver fatto i camerieri a Londra?! –, “piuttosto ci si alzava alle 4 e si andavano a scaricare le cassette ai mercati generali”). A parte nutrire qualche dubbio sul fatto che Sua Suprema Eleganza possa vantare tale tipo di esperienze, ma forse non L’hanno informata che, molti ragazzi in giovane età, tali esperienze continuano a farle (se n’è aggiunta un’altra piuttosto bizzarra: lavorare come uno schiavo in un call center).
Concludo ricordandoLe una simpatica storiella che gira su Twitter: per essere assunto come collaboratore scolastico (una volta Sua Maestà avrebbe detto “il bidello”) serve essere incensurato.
Mi pare ovvio. Gli affidiamo i nostri figli.
Per fare il politico, no.
Ma, che stolto che sono! Ella non è un politico! Lei è un tecnico!
Le posso chiedere, sempre con grande umiltà, una cortesia?
Ci risparmi le lacrime, almeno.