Dopo la nomina alla vicepresidenza di Unicredit, il presidente della Ferrari ha lasciato la presidenza di Ntv, la società privata di trasporto ferroviario da lui fondata e attiva da quest'anno con Italo di cui è azionista rilevante insieme a Diego Della Valle e a banca Intesa. Al suo posto l'ex ad di Rcs, Antonello Perricone
Luca di Montezemolo punta sull’uomo del buco in Rcs per i suoi treni. Dopo la nomina alla vicepresidenza di Unicredit, il presidente della Ferrari ha infatti ha lasciato la guida di Ntv, la società privata di trasporto ferroviario da lui fondata e attiva da quest’anno con Italo di cui è azionista rilevante insieme a Diego Della Valle e a banca Intesa.
Proprio il ruolo dell’istituto milanese nella società dei treni aveva nei giorni scorsi fatto storcere il naso agli osservatori che notavano il potenziale conflitto d’interesse rispetto alla rivale Unicredit. Le deleghe di Montezemolo in Ntv passano quindi ad Antonello Perricone, che ad aprile, dopo mesi di braccio di ferro tra i soci, ha lasciato la guida di Rcs Mediagroup, l’editrice del Corriere della Sera, dopo oltre 5 anni.
Durante il suo mandato, che gli ha fruttato 6,8 milioni di euro di emolumenti, oltre a 3,4 milioni di liquidazione, Rcs ha visto i suoi conti peggiorare drasticamente. Colpa della sciagurata acquisizione della spagnola Recoletos alla folle cifra di 1,1 miliardi di euro che, oltre ad aver caricato di debiti la società, quest’anno ha fatto registrare alla società perdite superiori a un terzo del patrimonio.
Del resto erano stati gli stessi azionisti ad approvare l’acquisto iberico che era stato uno dei primi atti del manager siciliano, succeduto a Vittorio Colao che invece della Spagna non ne voleva sapere e che era stato messo alla porta. Vicende che Montezemolo conosce molto bene, avendo rappresentato la Fiat in Rcs per molti anni durante la sua presidenza del Lingotto.
”Sono stati anni formidabili. Ho l’orgoglio di avere contribuito a creare dal nulla un’impresa che rappresenta oggi un’importante realtà imprenditoriale in Italia e in Europa”, ha dichiarato Il presidente della Ferrari. “I crescenti impegni professionali mi impongono però un passo indietro che mi è permesso oggi che l’azienda è pienamente operativa. Continuerò a dare tutto il mio contributo al successo di questa società, come azionista e membro del cda”.