Le quote rosa vanno dritte allo scontro a Strasburgo. Con 325 voti contrari, 300 favorevoli e 49 astensioni, infatti, il Parlamento europeo ha dato oggi parere negativo alla candidatura di Yves Mersch a membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, cosi come raccomandato dalla commissione affari economici e monetari. Il voto, spiega una nota dell’assemblea, “è la reazione dei deputati all’intransigenza del Consiglio di non voler rispettare l’equilibrio di genere all’interno di un’istituzione d’importanza nevralgica per l’Europa”.
I deputati sottolineato di avere inutilmente aspettato “che il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy annunciasse, durante la sua presenza in aula martedì mattina per il dibattito sull’ultimo Consiglio europeo, un impegno a rispettare l’equilibro di genere”. Secondo la presidente della commissione affari economici e monetari, Sharon Bowles, “Van Rompuy non ha colto l’opportunità di offrire più di qualche parola su una questione molto seria. Non ha promesso nulla, nemmeno una tabella di marcia, per future nomine di donne al comitato esecutivo della Bce. Le Istituzioni europee dovrebbero essere d’esempio, non tirarla per le lunghe”.
La candidatura di Mersch, governatore della Banca centrale lussemburghese, era stato proposta dal Consiglio – su indicazione del presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker – per sostituire lo spagnolo Gonzalez Paramo, decaduto il 31 maggio. Il Parlamento europeo ha più volte chiesto che fosse rispettato l’equilibrio di genere nella composizione dell’esecutivo dell’Eurotower.
A settembre la Commissione Econ aveva rinviato l’audizione di Mersch per sottolineare la protesta. L’audizione si è finalmente svolta lunedì scorso, ma la Bowles aveva annunciato che sarebbe stato presentata una raccomandazione negativa “senza entrare nel merito delle qualità del candidato”. Martedì Van Rompuy, parlando in plenaria, aveva dato generiche rassicurazioni sul fatto che avrebbe chiesto ai governi di proporre in futuro candidate donne, ma aveva sollecitato un voto a favore di Mersch “per riempire il vuoto” nel board della Bce.
Il voto del Parlamento europeo non è vincolante per il Consiglio, ma apre un ulteriore elemento di conflitto politico tra le due istituzioni europee già divise su una serie di argomenti, il più sensibile dei quali è il bilancio pluriennale 2014-2020 dell’Unione europea.