“Monti dell’Ortaccio è l’unica possibilità per salvare Roma dall’invasione dei rifiuti”. Il prefetto Goffredo Sottile, Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti nella Capitale, ai microfoni de ilfattoquotidiano.it spiega le motivazioni che lo hanno spinto a scegliere questo sito come nuova discarica dopo la chiusura di Malagrotta. Ma sull’idoneità di Monti dell’Ortaccio, Sottile ammette: “Non ho fatto un sopralluogo in zona e non ho neanche controllato le autorizzazioni passate, spetta alla magistratura farlo”. Il Commissario ha scelto il sito di proprietà del Colari, il Consorzio di Manlio Cerroni che aveva presentato, in passato, un progetto alla Regione Lazio. Cerroni è il proprietario della vecchia discarica di Malagrotta, nuovamente prorogata, e di Monti dell’Ortaccio. Cerroni con il suo gruppo è già al centro di un’inchiesta della Procura di Roma che procede per truffa e associazione a delinquere. Sottile ha, quindi, scelto Monti dell’Ortaccio dopo che nel giugno scorso era sicuro che l’unica soluzione fosse invece Pian Dell’Olmo, anch’esso riconducibile a Cerroni. “Dissi che era la soluzione? Il pensiero, nel tempo, cambia”, risponde Sottile a ilfattoquotidiano.it. Ora l’iter prevede la gestione da parte del Colari della nuova discarica senza nessun bando. “La gara europea – precisa Sottile – è prevista per un’opera pubblica. Questa è un’opera privata”. Proprio Sottile, nel giugno scorso, su Pian dell’Olmo, però, precisava: ” Mi sentirei di escludere un affidamento diretto. Comunque io posso dare un indirizzo, poi la responsabilità diretta spetta alla regione”. Mentre sul monopolio di Cerroni, Sottile replica: “Sarò io a stabilire la tariffa in accordo con il privato. Usciremo dal monopolio visto che il Colari – prosegue – lavora alla realizzazione di una società mista con l’Ama”. La prossima settimana, intanto, la Commissione Petizioni del Parlamento europeo sarà in Italia per una visita nel Lazio, anche a Monti dell’Ortaccio, prima di trasferirsi in Campania di Nello Trocchia
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