Riccardo Orioles e Giovanni Caruso hanno presentato a Napoli il progetto “I Siciliani giovani”. Trent’anni dopo la fondazione della rivista guidata da Pippo Fava, giornalista ucciso dalla mafia per le sue inchieste, i due ex redattori de “I Siciliani” hanno deciso di ridare vita a quel progetto, mettendosi ‘in rete’ con altre 18 testate di base sparse in tutta Italia. Dopo una lunga esperienza sul web con il sito www.isiciliani.it, l’obiettivo, ora, è di tornare quindi alla carta stampata con un mensile anche grazie alla sottoscrizione popolare. “Il progetto non si è mai interrotto dalla morte di Giuseppe Fava”, dice Giovanni Caruso, storico fotografo della rivista. “Il tentativo è di creare delle reti e di tenere alto il nome di Fava ma anche il modello di quel tipo di giornalismo”. “Noi siamo quelli che per primi abbiamo fatto l’antimafia militante – aggiunge Orioles – Non siamo la celebrazione, siamo militanti. Siamo dei rivoluzionari, stiamo lottando da tanti anni in Sicilia contro il potere vero, i padroni, che da noi è gente che spara”. “La nostra – conclude – è un’operazione profondamente politica, come lo è stata quella di Repubblica, del Manifesto, del Corriere della Sera. Tutti i grandi giornali hanno alle spalle una grossa novità politica” di Andrea Postiglione
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