Il sindaco Bloomberg dichiara lo stato di massima allerta per la Grande Mela. Nell'area dei Caraibi ha già provocato 66 morti. Il governatore Cuomo ha ordinato il blocco di tutti i trasporti pubblici nell'area metropolitana. Obama cancella comizi per monitorare la situazione
Oltre 375mila persone evacuate e scuole chiuse lunedì. Sono queste le disposizioni del sindaco di New York, Michael Bloomberg, in vista dell’arrivo dell’uragano Sandy, una tempesta che ha definicto “grave e pericolosa”, e che per il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, “non va presa alla leggera”.
Chi non rispetterà l’ordine di evacuazione “non sarà arrestato” ma ignorarlo sarebbe “egoista”, ha aggiunto Bloomberg, sottolineando che la polizia si recherà nelle aree da evacuare (la zona A della città) e con gli auto-parlanti ricorderà a tutti che devono lasciare le proprie abitazioni, e che, nel caso in cui fosse necessario, verrà chiuso il ponte di Verrazzano.
Il sistema di trasporto di New York è il più grande del Paese con la sola metropolitana che trasporta cinque milioni di persone al giorno. Sandy attualmente è un ciclone di categoria 1, ma potrebbe diventare distruttivo per la convergenza con un’altra perturbazione proveniente dall’interno degli Stati Uniti e aria polare proveniente dal nord del Canada. Nell’area dei Caraibi ha già provocato 66 morti e ora minaccia gli Stati Uniti. In Maryland, New Jersey, Pennsylvania, Virginia, Washington Dc e nelle contee costiere della North Carolina le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. I governatori di nove Stati hanno dispiegato le forze di 60 mila uomini della Guardia Nazionale per fornire aiuto alle autorità locali: in alcune aree si prevedono fino a 300 millimetri di pioggia.
Sono previsti danni fra i 15 e i 18 miliardi di dollari, una cifra che però potrebbe salire rapidamente, secondo le prime stime degli osservatori che – mettono in evidenza gli analisti intervistati dall’agenzia Bloomberg – in termini di distruzione può avere effetti pesanti, per danni secondari, interruzioni delle attività e black out.
E già ci sono state conseguenze sulla campagna elettorale: il presidente Barack Obama ha anticipato a oggi la sua partenza per poter tenere comizi in Florida e in Ohio, ma ha cancellato eventi previsti lunedì e martedì in Colorado per poter monitorare la situazione del maltempo dalla Casa Bianca. Il suo avversario Mitt Romney ha cancellato i comizi in Virginia per concentrarsi solo sullo stato chiave dell’Ohio. Il maltempo potrebbe inoltre ridurre il numero degli elettori che ricorreranno al sistema del voto anticipato, prima dell’election day del 6 novembre. Secondo le previsioni, l’uragano vero e proprio dovrebbe raggiungere lunedì sera la costa fra la penisola di Delamarva e il Rhode Island. Ma il suo arrivo è stato preceduto dal maltempo, con pioggia e vento.