Niente ferma la Giordano Vini. L’assalto mediatico più recente, fatto di pubblicità via mail non richiesta (chiamasi spam), offre “straordinari” prodotti come una selezione di 12 vini definiti pregiati, venduti – ed è qui l’incredibile – insieme ad un set di pentole. Per l’azienda conosciuta più per le sue iniziative di marketing che per i vini, le multe inflitte dall’Antitrust sono state solo un incidente di percorso. Abbiamo nell’ordine 12 vini eccellenti di cui 9 rossi e 3 bianchi, 6 specialità dall’antipasto al dolce e poi 8 pezzi di pentole in acciaio con fondo in rame. Il tutto a 39,90 euro. È questo il dettaglio della vendita proposta dalla storica impresa produttrice di vino fin dal 1900.
Una vera offertona resa indubbiamente succulenta dal set di pentole misto rame-acciaio. Certo è difficile capire il reale valore di queste bottiglie, ma è pretendere troppo, visto che abbiamo anche un insieme di golosità, tra pasta all’uovo e sugo tartufato, da rendere l’acquisto “imprescindibile” per ogni amante del buon vino e della cucina. Di questi giorni anche un altro invitante avviso inviato via mail con un elenco di vini e la possibilità di acquistarne un blocco di 12 o di 24 bottiglie. È una disgrazia che in questo caso non ci siano le pentole ad affiancare un’occasione da 4,33 euro alla bottiglia.
Insieme ai messaggi pubblicitari che arrivano via mail, la Giordano dovrebbe però allegare una semplice informazione, di come per la seconda volta, questa estate, l’Antitrust l’ha giudicata colpevole di pubblicità ingannevole infliggendole una multa da 70mila euro, che si somma a quella da 250mila comminata sempre dall’Antitrust due anni fa in pratica per le modalità di promozione e per l’ambiguità delle informazioni relative al diritto di recesso.
di Massimiliano Carbonaro