“Il Movimento Cinque Stelle è diventato il primo partito della Sicilia, con soli 25 mila euro di campagna elettorale, al netto delle coalizioni che hanno portato all’elezione di Crocetta” mentre il Financial Times, così come il Fatto, metteva in rilievo questo fatto incontestabile, c’è chi su Twitter si adoperava a contestarlo, ossia Giuliano Ferrara: “Vedo che Grillo in Sicilia ha rimediato il solito flop“.
E, quando gli stessi giornalisti del Foglio hanno fanno notare al loro direttore di aver scritto che il Movimento Cinque Stelle è il primo partito della Sicilia, lui ha replicato “in elezioni regionali il concetto di primo partito è inesistente”.
Come se non bastasse, sul Foglio di oggi appare: “in questo delizioso paese a colori, credulone e disincantato insieme, cinico e bugiardo, Beppe Grillo, la versione finale e suprema dell’analfabetismo politico a pancia piena, lascia che una pletora di lecchini travestiti da Giornalista Collettivo dica per lui: – Ha vinto, è arrivato tre”