“Abbiamo vinto. Cose da pazzi…”. Pierluigi Bersani ha commentato con un sorriso la vittoria di Rosario Crocetta, candidato Pd-Udc, ma manco a dirlo lo sfidante del segretario dei Democratici alle primarie non è in sintonia. “Chi oggi gridasse al trionfo e stappasse bottiglie di champagne commetterebbe un errore” dice da Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Matteo Renzi. “Ci sono due dati su cui il centrosinistra deve riflettere abbiamo vinto, però c’è stata una astensione strabiliante che supera la maggioranza assoluta. Il secondo dato è il risultato molto positivo del Movimento 5 Stelle. E’ inutile far finta di niente, ha ottenuto un risultato decisamente superiore alle attese e finché noi non faremo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, il dimezzamento del numero dei parlamentari, l’eliminazione di ogni tipo di privilegio, a partire da tutti i vitalizi, anche in Regione, finché non faremo questo non avremo la possibilità di ridurre il peso e l’importanza di Grillo. “Il Pd, ha preso in termini assoluti – ragiona – meno voti della volta scorsa. Questo è un campanello d’allarme. Pur avendo vinto, il numero assoluto di voti che abbiamo preso è decisamente bassino e questo ci porta a fare una riflessione sul fatto che dobbiamo allargare le maglie della partecipazione, coinvolgere più gente, considerando che il voto si è molto frammentato e considerando l’alto astensionismo”.
Secondo Renzi, a differenza di quanti pensano che la Sicilia sia lo specchio di come voterebbe l’Italia se ci fossero ora le elezioni politiche, è “difficile dire se queste caratteristiche si ripeteranno alle elezioni politiche. In ogni caso sono caratteristiche non positive per chi crede nella partecipazione”. In questo quadro “le primarie nazionali possono aiutare a valorizzare la partecipazione: io sarò in Sicilia da sabato a lunedì. Io non credo che la Sicilia possa rappresentare un modello; non estrapolerei ciò che è accaduto in Sicilia per farne un paradigma nazionale. Non credevo questo quando il Pd stava con il governo Lombardo dopo averlo contestato alle elezioni. Ricordiamo tutti che la volta scorsa la Finocchiaro era candidata contro Lombardo, e poi, dopo un paio di anni, il Pd passò in maggioranza. Insomma, la Sicilia è una regione meravigliosa che ha tanto da dare all’Italia; ma è anche una regione particolare dal punto di vista delle alleanze politiche”. Per il primo cittadino fiorentino “sarebbe bello avere due contendenti, la destra e la sinistra, che si contendono il paese”. E sul prossimo presidente della regione Renzi dà un giudizio positivo: “Una parte importante del centrosinistra ha tirato un bel sospiro di sollievo e ha la possibilità, finalmente, di vedere un ex sindaco come Crocetta, persona molto seria ed amministratore solido, a governare la regione. A lui faccio un abbraccio e gli mando i migliori auguri di buon lavoro”; per Renzi “il centrosinistra con Crocetta ha vinto le elezioni e questo è un fatto decisamente positivo. Il nuovo presidente della Sicilia sarà Crocetta e chi lo negasse commetterebbe un errore, anche pensando a come si era andati a letto con le previsioni degli exit poll, abbastanza discutibili, della sera precedente”.