Cucina

Da Michelin a McDonald’s: Gualtiero Marchesi, il neolaureato

«Vorrei crescesse ancora tanto, ci sono un sacco di cose da fare, in futuro. Mi sembra che il nuovo presidente, Malanca, mi voglia bene. E’ importante: io sono sensibile, in questo senso.” Così, in una recente intervista sulla Gazzetta di Parma, il Rettore della Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Marchesi, a proposito di Alma. L’occasione è la consegna della Laurea Honoris Causa al grande chef. Bòn. Sorprende questa dichiarazione d’amore improvviso per l’attuale Presidente dell’Ascom Enzo Malanca, insediato da poche settimane anche alla presidenza della Reggia di Colorno, sede della scuola. Poco importa, anzi meno, che il Presidente uscente Albino Ivardi Ganapini sia uno dei “padri” di Alma, che dalla nascita e per dieci anni abbia guidato, assieme a uno staff eccellente, un orgoglio e un successo tutti italiani. Importa così poco che Marchesi non ritiene doverlo citare, ma l’omissione è forzata come solo un sassolino tolto dalla scarpa sa essere, voilà.

Intendiamoci, Gualtiero Marchesi ha portato lustro alla scuola, ma a onor del vero Alma ha ridato splendore a una persona che in Italia aveva intrapreso il viale del passato. Certo, Gualtiero Marchesi è stato il primo in Italia (1986) a fregiarsi delle tre stelle Michelin e pure il primo a rispedirle al mittente (2008), chapeau. Forse perchè dal ’97 gli tocca una stella in meno, c’est la vie. Eppure nell’intervista rilasciata in occasione dell’onorificenza non trova modo per domandarsi come mai non sia stato laureato a Milano (dov’è nato e dove ha il suo ristorante): che gliel’abbia assegnata Parma è mera geografia e lui, come dio, è ovunque (o era il prezzemolo?). Non ha parole per ringraziare chi gli ha dato la possibilità di una vecchiaia in auge, ma solo un’amnesia: finale un po’ insipido per un mago dei fornelli. Anzi è talmente superiore ad ogni giudizio che nel 2012 evangelizza con se stesso un fast food: firma panini per la McDonald’s, mon dieu! Pardòn: oh yeah! Purtroppo l’ego gioca brutti scherzi, specie quando sarebbe conveniente imputarli alla memoria. Gualtiero Marchesi, classe 1930, è un grande cuoco, un artista e un maestro: peccato che alle soglie degli 83 anni gli manchi ancora parecchio per diventare anche un gran signore. Vamolà!