La legge di Stabilità cambia ancora e salta la contestatissima norma sulla retroattività sulle detrazioni fiscali. E’ quanto emerso nel corso della riunione fra i relatori e il governo. In questo modo, si eviterà un aumento della quota Irpef da pagare. Ma allo stesso tempo l’esecutivo è intenzionato a far saltare la riduzione delle due aliquote Irpef più basse. Secondo quanto hanno riferito i relatori alla legge, Pier Paolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl), il ministro Vittorio Grilli ha dato la propria “disponibilita” a riscrivere la manovra a parità di saldi secondo le modalità proposte.
Si tralascerebbe dunque l’abbassamento delle due aliquote Irpef più basse, quella del 23 e del 27%. In “cambio”, l’esecutivo accetterebbe di non aumentare l’aliquota Iva del 10%, che incide sui beni di consumo base. Salterebbe, appunto, la retroattività del taglio di detrazioni e deduzioni, mentre sulla franchigia e sul tetto di ciascuna di esse, “si sta ragionando”. Le risorse rimanenti verranno destinate al lavoro. Come? Riducendo il cuneo fiscale. Inoltre il Fondo di 900 milioni che fa capo a Palazzo Chigi verrà “qualificato”, nel senso che non sarà più generico bensì sarà destinato al “sociale”.
“Con l’incontro di oggi – spiega Baretta – è stato fatto un significativo passo avanti. Nel corso della riunione è stata raggiunta un’intesa che prevede la sostituzione dell’intervento sulla riduzione delle aliquote Irpef con interventi a favore del mondo del lavoro”. Ipotesi che prevede il taglio del cuneo fiscale, cioè il complesso delle tasse sul lavoro: “Ci sono vari modi per ridurre il cuneo – dicono i relatori – e stiamo trovando un modo che metta insieme tre cose: costo del lavoro, produttività e Irap”. I relatori hanno inoltre chiesto di prevedere risorse aggiuntive dal 2013 per le famiglie (deduzioni e detrazioni) e le imprese (Irap e ricerca), che rappresentassero ulteriori interventi. “Anche su questo abbiamo avuto una risposta non negativa”, dice Brunetta, che aggiunge: “Diamo atto a governo di una buona riscrittura della legge di stabilità, come avevamo chiesto fin dalla prima discussione generale. Così il provvedimento viene riscritto completamente ed è più intelligente”.