A mettere in guardia è Don Ermes Macchioni, della parrocchia di Sassuolo, che per stanotte ha organizzato una contro festa per fronteggiare la celebrazione del male: "Portate i vostri figli all'oratorio vestiti di bianco e custoditeli da queste frottole spirituali mai innocue"
Halloween è la festa del demonio. Si nasconde dietro vestiti neri, cappelli a punta, zucche intagliate e riti dal dubbio significato che cominciano tutti con “dolcetto o scherzetto”. A mettere in guardia è Don Ermes Macchioni, prete ed esorcista della parrocchia di Sassuolo e che per il 31 ottobre prossimo ha organizzato una contro festa per fronteggiare la celebrazione del male: “Venite all’oratorio e portate i vostri bambini vestiti di bianco – ha detto il sacerdote ai suoi parrocchiani, – o meglio ancora travestiti da santi. Proteggete i vostri figli quella notte, perché, anche senza volerlo e a loro insaputa, gioirebbero e danzerebbero per quello che viene chiamato “il Grande Cornuto” e che non può salvarli. Portateli in Chiesa l’indomani, giorno dei Santi e custoditeli da queste frottole spirituali e di moda che purtroppo non sono mai innocue”.
Sembrano annunci di crociate del male contro il bene, dove eserciti di spiriti devono essere fronteggiati con candide vesti e testimonianze cristiane, e invece arrivano dalla provincia di Modena. “Alla fine dell’800, – continua Don Ermes, – gli spiriti hanno confessato. Anche se i riti vengono fatti con superficialità, ogni volta che li evochiamo, loro si sentono chiamati in causa e legittimati a tornare. Per questo, io dico, ognuno può fare quello che vuole, però la sera del 31 dicembre se i battezzati non vogliono essere ipocriti vengano a festeggiare la festa della luce vestiti di bianco. Anche lì si balla e si danza, solo rievochiamo la luce e non le tenebre”. Una contro festa dedicata ai Santi e giunta ormai alla 5° edizione, è l’iniziativa della parrocchia di S. Michele e Pigneto a Sassuolo, per cercare di frenare la diffusione di una festa che, ricordano gli organizzatori, non appartiene alla nostra tradizione cristiana.
Il 31 ottobre, vigilia di Ognissanti, è una ricorrenza di origini anglosassoni e celtiche, ed è considerata il capodanno dell’esoterismo. Divenuta in breve tempo un’occasione commerciale di festa e sdrammatizzazione del mondo occulto di streghe, maghi e spiriti maligni, resta associata ad una dimensione diabolica che difficilmente è accettata dal Vaticano. E la condanna della festa di streghe e folletti, non viene solo dalla provincia modenese ma è un coro unanime che unisce la chiesa cattolica da secoli. L’ultima dichiarazione è quella di Monsignor Gualtiero Bassetti che la definisce la festa delle zucche vuote, le quali dimenticano come la morte sia un atto di fede e non un fenomeno da esorcizzare.
“Halloween, – ha ricordato Don Ermes, – non è solo un fatto sociologico ma un evento spirituale partecipando al quale, anche solo passivamente, cioè per moda, si commetterebbe un peccato d’idolatria. Aderendo alla festa magica di quella notte, si rende comunque un’adorazione implicita a Satana”. Il prete va ancora più avanti analizzando tutto il rituale della notte di Halloween, quella che lui definisce una “catechesi al contrario”, dove si prevede di “drappeggiare e decorare un altare con un elmo cornuto che rievochi il demonio” e intonare “canti, musiche, recitativi che si ispirino tutti alla morte, agli spiriti, ai fantasmi e alla magia”. A mettere in allarme Don Ermes e i suoi fedeli sono le parole della preghiera che, dicono, dovrebbe essere pronunciata a quel punto: “Con questo, nella santa vigilia di Samhain, ti concedo il dominio e il potere, o Grande Cornuto, Dio dei regni tenebrosi”. “Non dimentichiamo, – conclude Don Ermes, – che i nostri defunti non ritornano; essi sono viventi in Cristo, (speriamo tutti) e non possono tornare da noi. E per raggiungere il loro mondo non serve la magia, ma seguire Cristo, imparare a vivere come lui e a morire come lui”.
La festa dedicata alla luce per sconfiggere i seguaci del buio, è l’ultima crociata di Don Ermes Macchioni, conosciuto nella zona per la sua attività di esorcista da oltre vent’anni. Il sacerdote 63enne è stato nominato dal Vescovo Adriano esorcista della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla insieme a Don Stanislao Fontana di Calerno e Don Edoardo Cabassi, rettore del Santuario della Madonna di Bismantova. Allievo del famoso padre Amorth, Don Ermes racconta di come la sua attività sia molto richiesta nella zona: “Il Vescovo Adriano fu molto lungimirante nel chiamarmi a esercitare come esorcista, perché ce n’è davvero bisogno. Sono problematiche molto diffuse, le persone sentono di essere possedute e chiedono il mio aiuto”. È una lotta contro il demonio quella di Don Ermes, che va dall’esorcismo alla Festa di Halloween cercando di non sottovalutare nessun contatto con le forze oscure degli spiriti.