La ricerca ha permesso di 'vedere' la cosiddetta luce di fondo extragalattica. Lo studio, pubblicato su Science Express, ha rilevato i fotoni gamma, provenienti da galassie lontane, sfuggiti nel loro percorso fino a noi ai fotoni 'killer' presenti nella luce di fondo
Catturata la luce delle prime stelle grazie al telescopio spaziale Fermi. La ricerca, realizzata con un importante contributo dell’Italia, ha permesso di osservare la cosiddetta luce di fondo extragalattica. Lo studio, realizzato da un gruppo di ricercatori internazionale coordinato dal centro tedesco Desy e pubblicato su Science Express, ha rilevato i fotoni gamma, provenienti da galassie lontane, sfuggiti nel loro percorso fino a noi ai fotoni ‘killer’ presenti nella luce di fondo.
L’universo è permeato da una debole luce detta di fondo extragalattica, costituita dall’accumulo di radiazioni rilasciate nei processi di formazione stellare e che custodisce quindi molte informazioni della storia dell’universo. Questo bagliore è stato ora visto in maniera indiretta grazie a una ricerca realizzata con un importante contributo italiano. Grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Fermi è stato possibile osservare il numero di fotoni gamma, provenienti da sorgenti lontane, distrutti dai fotoni killer della debole luce di fondo e ottenere così una misura indiretta di questa radiazione invisibile.