Politica

Costi della politica, governo battuto tre volte in commissione

Provvedimento approvato, ora passa alla Camera. Ma Le commissioni Bilancio e Affari costituzionali votano contro il parere dell'esecutivo: gli enti locali potranno "sganciarsi" dalla società di riscossione. Sì alla norma anti Batman: niente vitalizio in caso di condanna ed interdizione

Governo battuto tre volte in commissione alla Camera sul decreto per il taglio dei costi della politica negli enti locali. Il via libera delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali è stato tutt’altro che indolore per l’esecutivo. Il provvedimento è atteso in Aula a partire da lunedì.

In un primo caso il governo ha dato parere negativo su un emendamento di Simonetta Rubinato (Pd) sull’estinzione anticipata senza penali dei mutui degli enti locali: ed è andato sotto. Poi su una proposta di modifica che consente agli enti locali di revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi e di nuovo le commissioni hanno votato a favore dell’emendamento. Infine è stato approvato un una proposta di modifica che sposta al 30 giugno 2013 il pagamento di tasse e contributi per il “cratere” del terremoto: cioè i comuni di Emilia Romagna e Lombardia. Il governo si è riservato di verificare l’impatto economico. 

L’altra notizia del giorno è che è stata approvata la cosiddetta norma “anti Batman”: sarà infatti sospeso o revocato il vitalizio in caso di condanna e interdizione (temporanea o perpetua) dai pubblici uffici. 

Nel primo caso i commissari, nonostante il parere contrario di governo e relatori, hanno votato un emendamento del Pd (uguale a uno presentato dalla Lega) secondo il quale i comuni che procederanno all’estinzione anticipata dei prestiti entro il 2012, non dovranno pagare le eventuali penali previste dalla Cassa depositi e prestiti. “Se si sono trovati 590 milioni di copertura per il 2012 per i comuni in pre-dissesto – ha dichiarato Rubinato – a maggior ragione si dovrebbero trovare per i comuni che contribuiscono alla riduzione dell’indebitamento del Paese”. Il voto ha visto favorevoli PdPdl e Lega e l’astensione dell’Udc.

Nella seconda circostanza è stato invece votato un emendamento della Lega che consente ai Comuni e gli Enti locali di revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi. “Si tratta – spiegano i deputati del Carroccio – di un provvedimento importante, passato nonostante l’opposizione del governo e del Pd”. Un provvedimento che “porrà un freno alle ganasce fiscali imposte dall’esecutivo e applicate da Equitalia. Finalmente ci sarà un rapporto più sereno fra i cittadini e il fisco gestito direttamente dai Comuni”. 

Infine la norma sul terremoto.

Quanto ai costi della politica propriamente detti è anche passata la norma grazie alla quale saranno tagliate fino al 50% dal primo gennaio 2013 le indennità a consiglieri ed assessori regionali che non si adeguano alla nuova “ondata” di tagli. Altre novità introdotte riguardano la riduzione dell’assegno di fine mandato (dovrà essere adeguato a quello che si da nella regione più virtuosa ancora da individuare). Si prevede poi la gratuità della partecipazione alle commissioni (anche quelle speciali). Salta invece il rischio che le regioni inadempienti incorrano nel taglio del 5% dei trasferimenti per il Servizio sanitario. Per le regioni “colpevoli” resta comunque il taglio ai trasferimenti erariali. “Sono norme sacrosante – commenta Sesa Amici del Pd – che ridanno credibilità alla politica e che non fanno ricadere sui cittadini gli errori delle amministrazioni inefficienti”.