“La trovo una cosa inaccettabile, talmente assurda che non capisco come ci possa essere dietro una logica”. Così il presidente del Gruppo Espresso, Carlo De Benedetti, ospite della trasmissione Rai Che tempo che fa, commenta la scelta della Fiat di mettere in mobilità 19 operai per fare spazio alle riassunzioni dei licenziati Fiom ordinate dal tribunale. De Benedetti ha poi continuato ironicamente sull’azienda torinese: “Ritengo sia andata bene, perché poteva fare anche uno ogni 10 come i tedeschi”. Sull’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, De Benedetti ha poi spiegato: “Credo che Marchionne sia un grande ristrutturatore, ha grandi meriti per aver ristrutturato Fiat e Chrysler, poi nelle previsioni è un po’ meno bravo”. Ad esempio, “quando ha previsto Fabbrica Italia, poi ha detto lui stesso di aver fatto un errore”. Infine, il presidente del Gruppo Espresso ha concluso: “L’Italia tutto quello che poteva fare per Fiat lo ha fatto 4/5 volte negli ultimi 50 anni, quel che bisogna fare è fare le automobili”.
Ma De Benedetti torna sul Lodo Mondadori rappresenta, da parte di Berlusconi “la corruzione del millennio”. Una risposta allo stesso Cavaliere che aveva definito il risarcimento imposto per il Lodo Mondadori “la rapina del millennio”. “E’ una tale stupidaggine – dice l’Ingegnere – che non ho ritenuto di rispondere. Ma ora posso dirlo, la sua è stata la corruzione del millennio. La difesa di Silvio Berlusconi si basa sul fatto che sia stato corrotto solo un giudice su tre… vuol dire che ha risparmiato”.
Quanto alle elezioni e all’eventualità di un Monti Bis De Benedetti risponde che “il futuro spetta agli elettori”. “Siamo partiti a novembre scorso con un miracolo politico, far uscire Berlusconi in modo silenzioso” spiega. E aggiunge: “Monti ha ridato credibilità al Paese, la gente all’estero ora non ti guarda più con il sorrisetto ma con rispetto”. Il problema, non solo in Italia, ma in tutto l’occidente, “è un problema di leadership politica”. Di certo l’Ingegnere esclude di entrare in politica. “Oggi rimpiangiamo la Balena Bianca perché ci sono in giro dei piranha che stanno divorando lo Stato, le istituzioni e nostri soldi”. Insomma “la politica dovrebbe rendersi conto che si stanno divorando da dentro il Paese”.
Infine le primarie del Partito Democratico. De Benedetti dice che voterà Bersani: “Lo conosco, lo stimo, è una persona molto perbene, è stato un ottimo ministro e mi dà senso di tranquillità e stabilità più di qualsiasi altro”. Quanto all’ipotesi di una discesa in campo da parte di Luca Cordero di Montezemolo, De Benedetti – che ha definito tramontato il berlusconismo – ha tagliato corto: “Credo che non scenderà in campo personalmente ma benedirà una qualche formazione di centro”.
De Benedetti parla anche di editoria e del rapporto con la crescita di internet. “I giornali continueranno a vivere. Certo, “saranno diversi, con una foliazione più contenuta, con più commenti e approfondimenti e meno notizie anche perché quando le notizie arrivano sui giornali sono già vecchie. Saranno legati ai siti anche perché il giornale senza sito non può esistere”. Nel corso della trasmissione ha parlato poi della sua scelta di lasciare il comando del suo gruppo ai tre figli. “Gestire la propria successione è la più grande soddisfazione. Non mi sono rottamato, ma ho fatto atto di autogenerosità godendomi la successione. Cosa che da orizzontali non si può fare”. Quanto al futuro “continuerò a lavorare – ha poi concluso De Benedetti – ma rilassatamente”.