“Questa non è lotta politica. E’ premeditato omicidio politico”. Antonio Di Pietro alza i toni, dal suo blog, a proposito delle voci di un ormai prossimo scioglimento dell’Italia dei Valori. “Esattamente ciò che avevo denunciato anche giorni addietro in una mia accorata intervista su Il Fatto quotidiano, allorché dissi che alcune mirate calunnie stavano facendo morire il partito. Mi viene davvero voglia di urlare una volta per tutte: e mo’ basta con tutte queste sciocchezze”, aggiunge l’ex pm che si dice “ben conscio che i signori della disinformazione e del killeraggio politico si devono liberare dell’Italia dei Valori prima delle prossime elezioni nazionali”. Per il leader Idv “il motivo è semplice e banale: sanno che non siamo disponibili a squallidi inciuci e compromessi inaccettabili e quindi vorrebbero semplicemente evitare che Idv possa tornare ancora una volta in Parlamento”. Si tratta del terzo giorno consecutivo in cui il presidente dell’Idv interviene attraverso il suo blog: prima per replicare alle accuse sul patrimonio immobiliare rivoltegli dopo un’inchiesta di Report, poi per respingere gli attacchi arrivati anche dalla satira di Maurizio Crozza.
E’ per evitare questo, aggiunge Di Pietro, che “addirittura stanno arzigogolando una nuova legge elettorale, cucita a misura solo per evitare che Idv, e solo Idv, possa raggiungere il quorum. La lotta politica mi sta bene, a patto però che essa venga giocata senza colpi proibiti e senza trucchi, tipo quest’ultima boiata informativa secondo cui io starei sciogliendo il partito: ballon d’essai lanciato appositamente per indurre i simpatizzanti, dirigenti e quadri operativi del partito a sciogliere le righe e andare tutti a casa”. Perché, è la convinzione dell’ex pm, “l’Italia dei Valori è una formazione politica scomoda alle politiche dell’inciucio, finora portate avanti a destra e a sinistra, e quindi un nostro forte successo elettorale e la conseguente massiccia nostra presenza in Parlamento, nella prossima legislatura, impedirebbero al centrosinistra di fare alleanze con chi ha fatto comunella in tutti questi anni, prima con il governo Berlusconi e ora con il governo Monti. Parlo dell’Udc se non si è capito, la cui mission è stare al governo, non importa se con la destra o con la sinistra purché ci sia una poltrona da spartire”.
“Ad oggi né programmata né ideata un’intesa con il Movimento Cinque Stelle”
Ma c’è di più. Di Pietro, alla fine, spazza via qualsiasi ipotesi di intesa con il Movimento Cinque Stelle: “Io e Beppe Grillo, in questi giorni, non ci siamo nemmeno sentiti – scrive sul blog il leader dell’Italia dei Valori – ma immagino che pure lui si stia facendo un sacco di risate leggendo e sentendo le mille ricostruzioni fantasiose circa il nostro comune futuro politico (che ad oggi non abbiamo nemmeno ideato o programmato, ma di cui leggiamo ampie immaginifiche ricostruzioni da parte di variegati commentatori politici) e, soprattutto, percependo le paure che una tale eventualità incute al sottobosco della politica tradizionale”.
“Il successo dei Cinque Stelle ci stimolano a fare meglio”
Piuttosto il successo dei Cinque Stelle deve stimolare a fare meglio, secondo il presidente dell’Italia dei Valori: “Il successo di M5S, anche maggiore rispetto al nostro, non ci infastidisce affatto. Anzi ci stimola a migliorare, soprattutto con riferimento alle modalità di ricerca e selezione della classe dirigente, e a trovare sinergie in battaglie comuni. Per quanto mi riguarda, rimarrò alla guida di IdV fino a quando Dio e i nostri e iscritti e militanti lo vorranno”.
“Lo scioglimento dell’Idv è una boiata informativa”
Dunque lo scioglimento dell’Idv è una “boiata informativa”. “Questa mattina – chiarisce – ho appreso, leggendo la solita Unità e facendo finta di ascoltare il solito Tg4, che avrei lasciato al proprio destino l’Italia dei Valori per fondare un nuovo partito, di cui addirittura avrei già pronto il simbolo di colore viola che racchiude semplicemente la parola ‘Basta’. Ovviamente io non ne so nulla, come non sapevo nulla delle 56 case che di recente mi hanno falsamente attribuito, pur di farmi passare per palazzinaro”. “Ma una cosa è vera – aggiunge Di Pietro – anzi due: sto diventando davvero ‘viola’ di rabbia per le continue falsità e calunnie che mi vengono riversate addosso”.
“Per decidere le intese, attendiamo la fine delle primarie”
Così l’Italia dei Valori aspetta che il quadro politico si stabilizzi. “A livello nazionale, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta alla nostra proposta ma è nostra intenzione aspettare fino alla fine delle primarie di Pd, Sel e Psi, dato che al loro interno vi sono vistose divergenze sul futuro politico e programmatico che intendono portare avanti”. “Sia ben chiaro, però, che accordi di coalizione con noi vi potranno essere solo su base programmatica, come ad esempio: l’accettazione degli obiettivi dei nostri quesiti referendari, il ritiro delle truppe dall’Afghanistan, una più equa ripartizione del carico fiscale, una maggiore attenzione al mondo del lavoro e, più in generale, una dichiarata esplicita discontinuità dalle attuali politiche del Governo Monti”, spiega l’ex magistrato. “Questo esecutivo, infatti, sta andando avanti solo a colpi di fiducia in Parlamento, in quanto nessuna forza politica approverebbe, nel merito, gli iniqui provvedimenti che sta emanando, tipo il ‘patto di stabilità’ attualmente in discussione”.
Donadi: “L’ennesimo tentativo di negare l’evidenza dei fatti”
Ma di nuovo Di Pietro finisce nel mirino delle critiche del capogruppo dell’Idv alla Camera, Massimo Donadi, che già nei giorni scorsi ha usato parole di fuoco contro il leader del partito. ”L’ultimo intervento di Di Pietro sul suo blog è solo l’ennesimo tentativo di negare l’evidenza dei fatti” dice. “Un modo per rinviare – sottolinea – il confronto sul futuro politico di Idv e mettere, come sempre, tutti davanti al fatto compiuto. Per dirla in ‘dipietrese’: è vero o non è vero che nell’ultimo ufficio di presidenza, solo pochi giorni fa, ha proposto lo scioglimento di Idv? La sua intervista al Fatto, inoltre, gli interventi di Orlando e Zipponi di oggi, la ricostruzione assolutamente veritiera dell’Unità sul simbolo della nuova formazione politica (e non di una campagna referendaria come si tenta di far credere) rendono evidente che si sta andando verso lo scioglimento di Italia dei Valori in un nuovo contenitore che nulla ha in comune con la nostra storia degli ultimi dodici anni. A questo punto è chiaro che serve un chiarimento politico sul futuro di Italia dei Valori. Se il presidente vuole compiere questo passo ha il dovere di farlo seguendo le regole della democrazia politica, presentando il progetto agli iscritti. Non, come al solito, mettendo tutti davanti al fatto compiuto”.
Formisano: “Finalmente la linea politica giusta”
Le dichiarazioni di Di Pietro tuttavia sono piaciute a Nello Formisano, responsabile Mezzogiorno dell’Italia dei Valori e segretario regionale del partito in Campania: “Finalmente la linea politica illustrata dal presidente Di Pietro, attraverso un lungo post appena pubblicato sul suo blog, è quella giusta e sulla quale si è sempre ritrovata la stragrande maggioranza dell’elettorato, dei miltanti e del gruppo dirigente dell’Italia dei Valori”. “Speriamo – conclude – che non cambi nuovamente idea”. Intanto il senatore Stefano Pedica annuncia una manifestazione pro Di Pietro: “Una manifestazione dal titolo ‘Ripartire’, per dire forte e chiaro che Antonio Di Pietro resta il nostro leader. A questa giornata parteciperanno non solo tanti militanti e simpatizzanti ma soprattutto la società civile composta dalle famiglie, dai lavoratori in lotta, dai giovani”.
Elezioni 2013
Di Pietro: “Contro Idv omicidio politico Intesa con Grillo? Mai in programma”
L'ex pm sul suo blog: "Sanno che non siamo disponibili a inciuci e vogliono evitare che possiamo tornare ancora in Parlamento". I Cinque Stelle? "Hanno successo e ci stimolano a fare meglio. Il nostro scioglimento è una boiata". Ma Donadi contrattacca: "L'ennesimo tentativo di negare i fatti"
“Questa non è lotta politica. E’ premeditato omicidio politico”. Antonio Di Pietro alza i toni, dal suo blog, a proposito delle voci di un ormai prossimo scioglimento dell’Italia dei Valori. “Esattamente ciò che avevo denunciato anche giorni addietro in una mia accorata intervista su Il Fatto quotidiano, allorché dissi che alcune mirate calunnie stavano facendo morire il partito. Mi viene davvero voglia di urlare una volta per tutte: e mo’ basta con tutte queste sciocchezze”, aggiunge l’ex pm che si dice “ben conscio che i signori della disinformazione e del killeraggio politico si devono liberare dell’Italia dei Valori prima delle prossime elezioni nazionali”. Per il leader Idv “il motivo è semplice e banale: sanno che non siamo disponibili a squallidi inciuci e compromessi inaccettabili e quindi vorrebbero semplicemente evitare che Idv possa tornare ancora una volta in Parlamento”. Si tratta del terzo giorno consecutivo in cui il presidente dell’Idv interviene attraverso il suo blog: prima per replicare alle accuse sul patrimonio immobiliare rivoltegli dopo un’inchiesta di Report, poi per respingere gli attacchi arrivati anche dalla satira di Maurizio Crozza.
E’ per evitare questo, aggiunge Di Pietro, che “addirittura stanno arzigogolando una nuova legge elettorale, cucita a misura solo per evitare che Idv, e solo Idv, possa raggiungere il quorum. La lotta politica mi sta bene, a patto però che essa venga giocata senza colpi proibiti e senza trucchi, tipo quest’ultima boiata informativa secondo cui io starei sciogliendo il partito: ballon d’essai lanciato appositamente per indurre i simpatizzanti, dirigenti e quadri operativi del partito a sciogliere le righe e andare tutti a casa”. Perché, è la convinzione dell’ex pm, “l’Italia dei Valori è una formazione politica scomoda alle politiche dell’inciucio, finora portate avanti a destra e a sinistra, e quindi un nostro forte successo elettorale e la conseguente massiccia nostra presenza in Parlamento, nella prossima legislatura, impedirebbero al centrosinistra di fare alleanze con chi ha fatto comunella in tutti questi anni, prima con il governo Berlusconi e ora con il governo Monti. Parlo dell’Udc se non si è capito, la cui mission è stare al governo, non importa se con la destra o con la sinistra purché ci sia una poltrona da spartire”.
“Ad oggi né programmata né ideata un’intesa con il Movimento Cinque Stelle”
Ma c’è di più. Di Pietro, alla fine, spazza via qualsiasi ipotesi di intesa con il Movimento Cinque Stelle: “Io e Beppe Grillo, in questi giorni, non ci siamo nemmeno sentiti – scrive sul blog il leader dell’Italia dei Valori – ma immagino che pure lui si stia facendo un sacco di risate leggendo e sentendo le mille ricostruzioni fantasiose circa il nostro comune futuro politico (che ad oggi non abbiamo nemmeno ideato o programmato, ma di cui leggiamo ampie immaginifiche ricostruzioni da parte di variegati commentatori politici) e, soprattutto, percependo le paure che una tale eventualità incute al sottobosco della politica tradizionale”.
“Il successo dei Cinque Stelle ci stimolano a fare meglio”
Piuttosto il successo dei Cinque Stelle deve stimolare a fare meglio, secondo il presidente dell’Italia dei Valori: “Il successo di M5S, anche maggiore rispetto al nostro, non ci infastidisce affatto. Anzi ci stimola a migliorare, soprattutto con riferimento alle modalità di ricerca e selezione della classe dirigente, e a trovare sinergie in battaglie comuni. Per quanto mi riguarda, rimarrò alla guida di IdV fino a quando Dio e i nostri e iscritti e militanti lo vorranno”.
“Lo scioglimento dell’Idv è una boiata informativa”
Dunque lo scioglimento dell’Idv è una “boiata informativa”. “Questa mattina – chiarisce – ho appreso, leggendo la solita Unità e facendo finta di ascoltare il solito Tg4, che avrei lasciato al proprio destino l’Italia dei Valori per fondare un nuovo partito, di cui addirittura avrei già pronto il simbolo di colore viola che racchiude semplicemente la parola ‘Basta’. Ovviamente io non ne so nulla, come non sapevo nulla delle 56 case che di recente mi hanno falsamente attribuito, pur di farmi passare per palazzinaro”. “Ma una cosa è vera – aggiunge Di Pietro – anzi due: sto diventando davvero ‘viola’ di rabbia per le continue falsità e calunnie che mi vengono riversate addosso”.
“Per decidere le intese, attendiamo la fine delle primarie”
Così l’Italia dei Valori aspetta che il quadro politico si stabilizzi. “A livello nazionale, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta alla nostra proposta ma è nostra intenzione aspettare fino alla fine delle primarie di Pd, Sel e Psi, dato che al loro interno vi sono vistose divergenze sul futuro politico e programmatico che intendono portare avanti”. “Sia ben chiaro, però, che accordi di coalizione con noi vi potranno essere solo su base programmatica, come ad esempio: l’accettazione degli obiettivi dei nostri quesiti referendari, il ritiro delle truppe dall’Afghanistan, una più equa ripartizione del carico fiscale, una maggiore attenzione al mondo del lavoro e, più in generale, una dichiarata esplicita discontinuità dalle attuali politiche del Governo Monti”, spiega l’ex magistrato. “Questo esecutivo, infatti, sta andando avanti solo a colpi di fiducia in Parlamento, in quanto nessuna forza politica approverebbe, nel merito, gli iniqui provvedimenti che sta emanando, tipo il ‘patto di stabilità’ attualmente in discussione”.
Donadi: “L’ennesimo tentativo di negare l’evidenza dei fatti”
Ma di nuovo Di Pietro finisce nel mirino delle critiche del capogruppo dell’Idv alla Camera, Massimo Donadi, che già nei giorni scorsi ha usato parole di fuoco contro il leader del partito. ”L’ultimo intervento di Di Pietro sul suo blog è solo l’ennesimo tentativo di negare l’evidenza dei fatti” dice. “Un modo per rinviare – sottolinea – il confronto sul futuro politico di Idv e mettere, come sempre, tutti davanti al fatto compiuto. Per dirla in ‘dipietrese’: è vero o non è vero che nell’ultimo ufficio di presidenza, solo pochi giorni fa, ha proposto lo scioglimento di Idv? La sua intervista al Fatto, inoltre, gli interventi di Orlando e Zipponi di oggi, la ricostruzione assolutamente veritiera dell’Unità sul simbolo della nuova formazione politica (e non di una campagna referendaria come si tenta di far credere) rendono evidente che si sta andando verso lo scioglimento di Italia dei Valori in un nuovo contenitore che nulla ha in comune con la nostra storia degli ultimi dodici anni. A questo punto è chiaro che serve un chiarimento politico sul futuro di Italia dei Valori. Se il presidente vuole compiere questo passo ha il dovere di farlo seguendo le regole della democrazia politica, presentando il progetto agli iscritti. Non, come al solito, mettendo tutti davanti al fatto compiuto”.
Formisano: “Finalmente la linea politica giusta”
Le dichiarazioni di Di Pietro tuttavia sono piaciute a Nello Formisano, responsabile Mezzogiorno dell’Italia dei Valori e segretario regionale del partito in Campania: “Finalmente la linea politica illustrata dal presidente Di Pietro, attraverso un lungo post appena pubblicato sul suo blog, è quella giusta e sulla quale si è sempre ritrovata la stragrande maggioranza dell’elettorato, dei miltanti e del gruppo dirigente dell’Italia dei Valori”. “Speriamo – conclude – che non cambi nuovamente idea”. Intanto il senatore Stefano Pedica annuncia una manifestazione pro Di Pietro: “Una manifestazione dal titolo ‘Ripartire’, per dire forte e chiaro che Antonio Di Pietro resta il nostro leader. A questa giornata parteciperanno non solo tanti militanti e simpatizzanti ma soprattutto la società civile composta dalle famiglie, dai lavoratori in lotta, dai giovani”.
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Mondo
Trump “aiuterà Kiev ad avere più difesa aerea dall’Ue” e ipotizza controllo Usa delle centrali ucraine. Zelensky: “Possibile pace quest’anno”
Politica
La Lega in Aula: “Dov’è l’ugenza per il riarmo da 800 miliardi?”. Meloni attacca il Manifesto di Ventotene: è caos. Le opposizioni: “Vuole coprire le liti con Salvini”
Politica
“Più efficienza bellica in tempi di pace per inevitabili guerre”: così il Manifesto parla dell’Ue di oggi
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "È grave che Rai News abbia censurato l’ultima parte del discorso della segretaria Schlein. Dallo sfiduciato Petrecca, un ultimo colpo di coda a sostegno della propaganda di governo, forse come ringraziamento per il passaggio di sede." Così i componenti democratici del gruppo PD in Commissione di vigilanza Rai, che hanno deciso di riportare integralmente la parte del discorso "censurato".
Eccola: “La Presidente Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione s’è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso qui di nascondere le divisioni del governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo i vostri tentativi di riscrivere la storia. Lei in quest’aula ha oltraggiato la memoria del manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione europea, perché scritto da giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio, ma con una visione di Europa federale che superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi. Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Lei dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei”.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Via libera all'unanimità da parte dell'aula del Senato al progetto di legge sui viaggi nella memoria nei campi nazisti per le scuole. Approvato anche il ddl sui Nuovi giochi della Gioventù.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Voto 'ordinato' nel Pd sulle risoluzioni delle altre opposizioni. Il gruppo si è attenuto all'indicazione di astensione sui testi degli altri gruppi di minoranza, di voto favorevole al punto del documento di Avs sul no all'espulsione dei palestinesi da Gaza e contrario, sempre nella risoluzione di Alleanza Verdi e Sinistra, sullo stop dell'invio di forniture militari a Kiev. C'è stata però un'eccezione nel gruppo: Lorenzo Guerini ha votato a favore anche delle risoluzioni di Azione e Più Europa, come si vede dai tabulati. Anche la leghista Giovanna Miele ha votato il testo di Azione.
Roma, 19 mar. - (Adnkronos) - Nessun cambiamento di linea da parte della Federal Reserve: con un voto quasi all'unanimità - un solo contrario - i membri del Fomc, il comitato di politica monetaria della banca centrale americana, hanno infatti deciso di mantenere fermo l'intervallo di riferimento per il tasso dei federal funds al 4,25%-4,50%. Ala base della decisione, si sottolinea nel comunicato finale, un livello di inflazione "che rimane piuttosto elevato".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Trump annuncia dazi ma anziché alzare la voce con Trump, Meloni se la prende con l'Ue che cerca di reagire". Lo dice Elly Schlein nelle dichiarazioni di voto alla Camera.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Il piano Rearm Eu va nella direzione di favorire soprattutto il riarmo di 27 Stati membri. L'unico contributo al dibattito che ha dato Meloni è stato quello di chiedere che sia cambiato il nome. E invece è quel piano che va cambiato radicalmente perchè allontana una vera difesa comune europea. Serve la difesa comune e non la corsa al riarmo dei singoli Stati" e va fatta "con gli investimenti comuni e col debito europeo, non col debito nazionale". Lo ha detto Elly Schlein nelle dichiarazioni di voto alla Camera.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - L’ambiente domestico italiano si sta trasformando, con una crescente adozione di tecnologie smart per la pulizia che promettono di semplificare la vita e liberare tempo prezioso. A fare luce su questa tendenza è una ricerca commissionata da Roborock, leader mondiale nella robotica domestica ultra-intelligente, e condotta da Bva Doxa, azienda leader nelle ricerche di mercato in Italia e parte del gruppo Bva. Lo studio svela un mercato in fermento, con un elevato livello di conoscenza dei robot aspirapolvere e un apprezzamento diffuso per i benefici che offrono. L'indagine ha permesso di delineare diversi profili attitudinali tra gli italiani, evidenziando come l'approccio alle pulizie automatizzate sia tutt'altro che uniforme: a dominare il panorama è il "Pragmatico Digitale" (62%), che valuta attentamente l'efficacia delle nuove tecnologie prima di adottarle. Seguono i "Tech-Entusiasti" (25%), maggiormente propensi a introdurre l'innovazione nelle loro case, con una maggiore concentrazione tra gli uomini (circa il 30%) e nella fascia d'età 25-44 anni. Gli "Scettici Tradizionalisti" rappresentano invece il 13% del campione, con una rappresentanza significativa di intervistati over 45.
La ricerca Doxa dipinge un quadro chiaro: i robot aspirapolvere non sono più un oggetto ostico e di difficile gestione, ma una presenza sempre più familiare nelle case degli italiani, in particolare in quelle in cui vivono animali domestici. Il 90% degli intervistati dichiara di conoscere questi dispositivi, segno di una crescente consapevolezza dei vantaggi che possono offrire. Non si tratta solo di conoscenza teorica, ma anche di apprezzamento concreto: il 70% degli italiani ritiene che i robot aspirapolvere semplifichino la vita, liberando tempo da dedicare ad attività più piacevoli delle faccende domestiche. Un ulteriore dato interessante riguarda la percezione di competenza: il 61% degli italiani si sente competente nell'uso dei robot aspirapolvere, segno di una buona familiarità con la tecnologia e di una crescente fiducia nelle proprie capacità di gestirla al meglio.
Per i pet owner, poi, i robot aspirapolvere rappresentano un vero e proprio alleato nella lotta contro peli, sporco e allergeni, contribuendo a mantenere un ambiente domestico più pulito e salubre. Non a caso, il 68% dei possessori di animali domestici li considera strumenti almeno molto utili, con un picco del 32% che li definisce "estremamente utili". Questo beneficio è particolarmente sentito nelle regioni del Sud, dove le attività all'aperto possono portare più sporco in casa.
Nel contesto generale emerge chiaramente quanto gli italiani abbiano a cura la pulizia della casa, dedicandole oltre sei ore a settimana nel 25% dei casi. Nel dettaglio, il 59% degli intervistati – principalmente donne – dichiara di essere l’unico in famiglia a prendersi carico da solo di questo compito. Spicca quindi come molto positivo il supporto di aspirapolvere robot: coloro che già li utilizzano, apprezzano soprattutto il tempo risparmiato, che può essere dedicato ad attività piacevoli e gratificanti. Nello specifico, il 37% degli intervistati dichiara di utilizzare questo tempo per prendersi cura di sé, con una maggiore propensione da parte delle donne (43%) che dichiarano di trovare finalmente spazio per il ‘me-time’ e il benessere personale. Un altro 32% lo dedica invece a trascorrere più tempo con la famiglia.
La ricerca ha inoltre evidenziato come l'adozione di un robot per la pulizia dei pavimenti porti, per quasi due intervistati su tre tra i possessori di un robot, a una significativa riduzione del carico di lavoro, con il 27% che ha visto un miglioramento per tutti i componenti della famiglia. Tale percezione è particolarmente sentita dai "Tech-Entusiasti" (74%), dagli uomini (66%) e dagli abitanti del Sud Italia (67%). Inoltre, il 27% si aspetta una gestione più equa dei compiti domestici tra i membri del nucleo familiare, contribuendo a un ambiente più armonioso tra le mura di casa.
Gli italiani guardano al futuro con fiducia, immaginando un mondo in cui i robot aspirapolvere saranno sempre più integrati nella vita quotidiana. Il 73% degli intervistati è convinto che questi dispositivi diventeranno la norma entro i prossimi dieci anni, segno di una crescente fiducia nelle potenzialità dell'automazione domestica. Le aspettative per il futuro si concentrano su una maggiore capacità di pulizia e sanificazione degli ambienti domestici (26%), sulla capacità dei robot di adattarsi alle esigenze specifiche di ogni casa (25%) e sulla possibilità di automatizzare sempre più la pulizia e la manutenzione (25%).
Nonostante l'interesse e l'apprezzamento, la ricerca Doxa per Roborock evidenzia alcune barriere che frenano un'adozione ancora più ampia dei robot aspirapolvere. Il costo iniziale elevato rappresenta la principale preoccupazione per il 43% degli italiani, che cercano soluzioni accessibili e con un buon rapporto qualità-prezzo. Da evidenziare, però, come chi abbia già un robot sia propenso ad una spesa più elevata rispetto alla media, riconoscendo il valore aggiunto dello strumento: tra chi è disposto a spendere oltre 200 euro, infatti, il 76% è già possessore di questo device. Altre perplessità riguardano l'affidabilità (25%) e l'autonomia delle batterie (24%), che devono garantire una pulizia completa e senza interruzioni.
Anche gli ingombri domestici rappresentano un ostacolo significativo: il 79% degli intervistati ritiene che i robot abbiano difficoltà a navigare in ambienti con molti ostacoli, come mobili, tappeti e, soprattutto, giocattoli e accessori per animali domestici. Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi vive in contesti più piccoli, dove lo spazio è limitato e gli ostacoli sono più frequenti.
Infine, la fiducia nell'automazione completa è ancora in fase di sviluppo: solo il 21% si dichiara totalmente disponibile a delegare la gestione manuale, mentre il 56% preferisce un approccio graduale, che consenta di mantenere un certo controllo sulle attività di pulizia, soprattutto in presenza di animali domestici che richiedono un'attenzione particolare.