Il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia lascia il suo posto in Sicilia e martedì 6 novembre parte per il Guatemala dove guiderà la Commissione Onu contro l’impunità. Guardandosi indietro non rinnega nulla come ha detto ai giornalisti che gli hanno chiesto un bilancio sui suoi vent’anni di lavoro nella Procura palermitana.”Purtroppo sono un po’ presuntuoso. Quindi non trovo degli errori gravi che possa aver fatto in passato. So di non essere infallibile, di non essere immune da errori, ma ripensandoci rifarei tutto come l’ho fatto”. Per quanto riguarda il futuro, il magistrato liquida le voci di una sua candidatura alle prossime elezioni con il Movimento 5 stelle. “Non c’è nulla di concreto e quindi non sto neanche a smentire mere ricostruzioni giornalistiche”. A chi chiede chi possa essere un suo ipotetico “delfino”, Ingroia ha risposto: “Delfini non ce ne sono – ha detto – Ci sono tanti colleghi che hanno operato secondo la mia stessa scuola che poi è quella di Falcone e Borsellino”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione