Non sarà una sfida a due, ma a cinque. Niente duello tv tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi fino all’eventuale ballottaggio che la maggioranza dei sondaggi sembrano pronosticare. Domenica 11 novembre dovrebbe invece essere trasmesso in diretta da Milano sulle reti Sky l’atteso confronto a cinque tra tutti i candidati alle primarie del centrosinistra in programma per il prossimo 25 novembre.
Il segretario del Pd e ha dunque respinto l’insistente sfida a duello del sindaco di Firenze e l’ancor più pressante richiesta di tutte le emittenti televisive desiderose di accaparrarsi la singolar tenzone. Venerdì scorso i portavoce dei due principali concorrenti, Stefano Di Traglia per Bersani e Marco Agnoletti per Renzi, avrebbero infatti raggiunto un’intesa di massima sullo svolgimento dell’agognato dibattito televisivo, ma con la partecipazione anche di Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato, come sempre chiesto dal segretario del Pd. Dell’accordo sono stati informati gli entuorage degli altri candidati, da cui si attende il via libera definivo.
D’altronde la pressione da parte di conduttori e emittenti televisive si era fatta ormai insostenibile, col rischio di ripercuotersi negativamente tanto sull’insistenza di Renzi per un confronto a due quanto sulla motivata riluttanza di Bersani. Ormai da settimane, infatti, gli uffici stampa di Bersani e Renzi sono assediati dalle richieste provenienti da ogni parte. A proporsi, tra gli altri, per ospitare il confronto: Bruno Vespa, Clemente Mimun, Lilly Gruber, Enrico Mentana, Fabio Fazio e altri ancora per Rai, Mediaset, La7, Sky. Non ci sono insomma state reti televisive né trasmissioni che intendessero farsi sfuggire un dibattito dai probabili ascolti record, al punto da rendere improcrastinabile una decisione da parte dei candidati.
Chi per un motivo, chi per l’altro, nessuno dei pretendenti ha però convinto fino in fondo i due candidati. Non opportuni né avvincenti per arbitrare una contesa tutta interna al centrosinistra Vespa e Mimun. Poco convincete il format di Otto e mezzo della Gruber; che però potrebbe tornare in auge per l’eventuale faccia a faccia in caso di ballottaggio. Troppo malizioso e critico con la dirigenza del Pd, oltre che di supposte simpatie renziane, il direttore del Tg La7 Mentana. Troppo ironico e, per lo staff di Bersani, a rischio battute improprie il conduttore di Che tempo che fa Fazio, che a detta degli interessati è stato in assoluto il più insistente a proporsi per la trasmissione. Alla fine, perciò, ieri la preferenza dei due principali sfidanti è caduta su Sky e sulla direttrice di Sky Tg24 Sarah Varetto.
L’emittente di Rupert Murdoch è risultata in fin dei conti il terreno più neutrale, meno a rischio di malintesi e riflessi negativi sul pubblico. Per ospitare il dibattito Sky intenderebbe mettere a disposizione il Teatro delle Luna, nell’area del forum di Assago, palcoscenico di X factor, che permetterebbe quindi anche una folta partecipazione di pubblico. Novanta minuti la probabile durata della trasmissione, che dovrebbe essere condotta dalla direttrice di Sky Tg24 Sarah Varetto domenica 11 in prima serata su tutti i canali italiani di Sky; quindi non solo sul satellite, ma anche sul digitale terrestre di Cielo (canale 26), oltre che in streamig via internet.