L'ex banchiere smentisce contatti con il fondo sovrano di Pechino per la realizzazione dell'opera in Sicilia e, nonostante la doccia fredda delle stime Istat di questa mattina, cerca di gettare acqua sul fuoco delle previsioni del Cancelliere tedesco sulla fine della crisi
Altro che cinesi in vista. E’ stato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, a smentire il presidente della Stretto di Messina spa,Giuseppe Zamberletti, che all’indomani della decisione del governo Monti di congelare il progetto per due anni, aveva dichiarato che per finanziare la costruzione del Ponte sullo Stretto “c’è un interesse accertato non solo del fondo sovrano di Pechino China Investment Corporation, ma anche di imprese di costruzione e fornitura cinesi”, citando anche società di costruzioni come la China communication and construction company (Cccc).
L’ex banchiere ha infatti dichiarato di non aver incontrato rappresentanti dell’azienda cinese Cccc che sarebbe interessata a partecipare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. “L’opera non ha trovato la sua completa sostenibilità tecnica e finanziaria. Ci siamo dati altri due anni per vedere se ci può essere capitale privato interessato”, ha aggiunto.
Acqua sul fuoco anche sulle previsioni del cancelliere tedesco, Angela Merkel, che nel finesettimana aveva dichiarato che per uscire dalla crisi ci vorranno ancora 5 anni. Una valutazione “pessimistica”, secondo Passera. Per il quale “bisogna avere fiducia perché ci sono le ragioni per averla. L’Italia ha tante forze da mettere in campo”. Anche se proprio stamattina l’Istat ha parlato di recessione e disoccupazione in aumento anche per il 2013.