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Elezioni Usa, Monti si congratula con Obama. Quattro anni fa la gaffe di B.

"I più calorosi auguri di buon lavoro, di serenità a lei, alla gentile consorte e alla vostra splendida famiglia", dice il premier italiano al numero uno della Casa Bianca rieletto presidente per la seconda volta. Nel 2008, Berlusconi salutò l'elezione del candidato democratico con una figuraccia: "Andremo d'accordo perché è bello, alto e soprattutto abbronzato"

“I più calorosi auguri di buon lavoro, di serenità a lei, alla gentile consorte e alla vostra splendida famiglia”. Così, il presidente del Consiglio italiano Mario Monti si congratula con Barack Obama per la rielezione a presidente degli Stati Uniti. Niente a che vedere con la “battuta” fatta dal suo predecessore Silvio Berlusconi il 6 novembre del 2008 quando Obama venne eletto la prima volta e salutato con favore dal Cavaliere perché bello, alto e soprattutto “abbronzato”

“Con la sua conferma alla Casa Bianca, l’Italia sa di poter contare su un’America forte e solidale, che continuerà a svolgere un ruolo fondamentale sulla scena internazionale e a impegnarsi a far fronte alle numerose sfide globali”, scrive Monti nel messaggio diffuso da Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio fa riferimento a impegni come “assicurare la pace e la sicurezza internazionali, rispondere efficacemente al legittimo anelito alla libertà di tanti Paesi che si affacciano alla democrazia. Infine, superare la difficile congiuntura dell’economia mondiale“.

E mentre la sinistra italiana esulta per la vittoria di Obama, anche la destra è pronta a raccogliere le indicazioni che emergono dal voto Usa. Intanto voci unanimi, che trovano la sua massima espressione nel presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, esprimono “ammirazione per l’alto senso di responsabilità” con cui Barack Obama e Mitt Romney hanno fatto seguire immediatamente all’annuncio del risultato “espressioni di reciproco riconoscimento e di comune impegno a operare per l’unità della nazione”.

Apprezzamento viene espresso anche dai membri del governo, col ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera che evidenzia come la conferma di Obama “permetta la continuazione di un lavoro che si è dimostrato molto positivo”. Dello stesso avviso è il titolare della Farnesina Giulio Terzi, secondo il quale l“’apertura al dialogo” nelle questioni internazionali degli ultimi quattro anni “combacia con la caratteristica genetica della politica estera italiana”.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini esprime “soddisfazione” ed evidenzia come la posizione di Romney “poteva far correre il rischio di una politica isolazionista che sarebbe stata un un grosso problema anche per noi europei”.

Il centrosinistra plaude alla vittoria di Obama. Per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani “questo risultato favorisce il rapporto tra Usa ed Europa, in particolare sulla necessità di rilanciare lo sviluppo”. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ritiene che “il discorso di Obama abbia regalato speranza, emozione e coraggio come a Boston nel 2004 o nella campagna per le primarie del 2008”, mentre il leader di Sel Nichi Vendola apre il suo profilo su Facebook con la foto dell’abbraccio tra Obama e Michelle dopo la rielezione.

Il presidente dell’Idv Antonio Di Pietro si complimenta “per la lezione di democrazia” ed auspica che la “sua vittoria sia un esempio per l’Italia”, mentre il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini spiega il suo tifo per Obama perchè “non si può non coniugare il rigore con la difesa dei cittadini più deboli”. “Aiuti l’Europa a uscire dalla crisi e sostenga sempre Israele e la causa della pace”, scrive invece su Facebook il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni.

Per il segretario del Pdl Angelino Alfano gli Stati Uniti si sono rivelati “ancora un volta capaci di una straordinaria prova di partecipazione democratica” e aggiunge “abbiamo un obiettivo da coltivare insieme e cioè ricominciare a far crescere l’economia americana ed europea”.