“Un blitz? Se non fosse ridicolo sarebbe tragico”. Pier Ferdinando Casini, leader Udc, commenta l’ira del Pd per la rottura sulla legge elettorale. “E’ lunare – afferma a margine di un convegno a Roma – si è discusso per 4 o 5 mesi, proprio con il Pd, dell’ipotesi di un premio di maggioranza al partito di maggioranza relativa e di un tetto, che la Corte Costituzionale ha chiesto. Il problema – continua – ora è quello che si vuole: il 55% dei seggi con il 30%? Chi lo vuole alzi la mano: io no”. “Leggo sui giornali – prosegue Casini – di organigrammi e caselle che qualcuno ipotizza. A me non interessano posti e organigrammi. Gli altri pensino a se, a me ci penso io: nessuno mi compra con i posti, non sono stato interessato in passato e non lo sarò in futuro. A me – conclude – non importa nulla di giochini e caselle: questo va su, l’altro va giù” di Manolo Lanaro