Per il 2012-2013 il Comune interviene con la stessa cifra dell'anno scorso, 1 milione e 400 mila euro, nonostante l'anno scorso ne fossero serviti ben 7. Dal 1 dicembre al 15 marzo obbligo di catene a bordo o di gomme termiche già montate per i veicoli in città. L'assessore: "Colpa dei tagli. Comunque oggi c'era il sole"
Obbligo di catene in auto o gomme termiche anche in città, spalatura con 10 centimetri di neve e non più con cinque, e il caloroso consiglio di prendere il bus. Questo il nuovo piano neve del Comune di Bologna annunciato in mattinata, dopo che nel febbraio 2012 la città era stata sepolta e messa in ginocchio da una decina di giorni di eccezionali nevicate.
Un piano che però, a ben vedere, si rivela una sorta di pannicello caldo di fronte ad un problema pressochè insormontabile. “Colpa dei tagli e del costo del mantenimento di un servizio “eccezionale” del genere”, spiega Riccardo Malagoli, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bologna, “quest’anno spenderemo la stessa cifra dell’anno scorso: un milione e quattrocento mila euro: metà per la disposizione del piano neve, l’altra metà come pronto intervento nei casi di nevicate”. E se l’anno scorso i due-tre giorni di spalatura neve e spargimento sale previsti nel budget al “ribasso” stipulato con le ditte appaltatrici si erano rilevati altamente insufficienti, tanto che la spesa per gestire i danni lievitò a 7 milioni di euro, l’inverno 2012-2013 sembra presentare un identico investimento finanziario con tanto di consigli ai cittadini.
“Intanto entrerà in vigore un’ordinanza che non costa nulla, ma che obbligherà i cittadini dal primo dicembre 2012 al 15 marzo 2013 a dotarsi di gomme termiche o di catene a bordo, – spiega Malagoli – “Poi a fronte di una previsione che meteorologicamente non possiamo minimamente prevedere suggeriamo ai bolognesi di prendere l’autobus. Certo, l’anno scorso i bus nei giorni critici erano strapieni e in ritardo, ma per venire in Comune prendevo il bus anch’io e al massimo sarò entrato in ufficio trenta minuti dopo”.
Anche i mezzi Tper dovranno essere obbligatoriamente dotati di ruote termiche, “sapendo però che le risorse da investire vanno a discapito degli altri servizi della città. Noi da questa operazione ci aspettiamo ottimisticamente un risparmio del 50% del costo preventivato”. Insomma risparmiando sulla neve che potrebbe perfino non apparire mai in città, 700 mila euro di intervento potrebbero rimanere nelle casse comunali. Ma se, disgraziatamente, i fiocchi cominciassero a scendere copiosamente per più di due giorni sarebbero guai. Anche perchè Malagoli annuncia che l’intervento degli spazzaneve avverrà non più al raggiungimento di 5 centimetri di neve “ma quando la neve toccherà i 10“. In compenso, sottolinea l’assessore, “per quest’anno, grazie al mantenimento dei costi dell’azienda che fornisce trattori e mezzi spargisale, avremo dieci mezzi in più rispetto agli oltre 230 dell’anno scorso”.
“Il cambiamento climatico c’è, ma non possiamo prevedere il peggio”, – chiosa -, “E soprattutto non possiamo permetterci di rovinare le strade con passaggi frequenti delle pale. Ad ogni modo oggi c’è il sole, speriamo che duri”.