Quando mancano solo 17 giorni alle primarie del centrosinistra, continua la polemica tutta democratica tra Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani. O, meglio, tra i rispettivi staff. L’ultima accusa della squadra del rottamatore al segretario è arrivata da Lino Paganelli, responsabile feste Pd e delegato del sindaco di Firenze al coordinamento nazionale. “Chi ha pagato i messaggi inviati agli iscritti del Pd con l’intestazione ‘Bersani 2013’?” chiede Paganelli, che fa riferimento ad una serie di messaggi che in questi giorni gli iscritti del Pd hanno ricevuto con l’invito a registrarsi alle primarie. “Se gli sms sono stati pagati dal comitato Bersani nulla quaestio, diversamente se finanziati dal partito l’intestazione doveva essere rispettosa dei tre candidati Pd in corsa alle primarie del 25 novembre”.

Immediata la risposta del Comitato Bersani. ”Ancora una volta da parte dello staff di Matteo Renzi viene alimentata una polemica inesistente – ha scritto il tesoriere Oriano Giovanelli – Consigliamo a Paganelli di andare a verificare sul sito dove troverà, regolarmente rendicontata, la spesa di 300 euro per l’invio di sms alla voce ‘spese di comunicazione’. Chiarita la questione – ha continuato il tesoriere – restiamo in fiduciosa attesa di poter finalmente confrontarci sulle risposte da dare ai problemi degli italiani”. 

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