Mancano i soldi per coprire i tagli alla scuola ed inevitabilmente torna il rischio delle 24 ore settimanali per gli insegnanti. La commissione Bilancio della Camera, infatti, è arrivata a un punto morto sul tema. Allo stato attuale mancherebbero infatti 389,2 milioni di euro di copertura, sui 565 previsti dalla spending review. Il presidente della Bilancio, Giancarlo Giorgetti (Lega), dice che il ministero dell’Istruzione “non può pensare che siano altri comparti dell’amministrazione a farsi carico dei tagli alla scuola”. Quindi, o nella seduta di domenica sull’esame del ddl (convocata alle 17), il governo si presenta con un emendamento “oppure si procederà con i tagli lineari”. Scettici anche i relatori, per Renato Brunetta, ormai, serve “un miracolo”.

Il Ministero dell’Istruzione, però, ha definito priva di fondamento l’ipotesi di un ritorno dell’aumento dell’orario degli insegnanti. La discussione della legge di stabilità in Commissione Bilancio della Camera – spiegano a Viale Trastevere – va avanti e si stanno vagliando alternative per garantire la necessaria copertura finanziaria.

Il piano di tagli previsto dalla spending review prevedeva infatti 157 milioni di tagli nel 2012, 172 milioni di tagli nel 2013 e 236 milioni nel 2014. A fronte di questo piano, il ministero dell’Istruzione ha portato in commissione una proposta che prevede tagli per 74,6 milioni nel 2012, 50,6 milioni nel 2013 e 50,6 milioni nel 2014. “E’ una situazione di empasse”, spiega il co-relatore Pier Paolo Baretta (Pd), rilevando che “solo perche’ si tratta della scuola, la commissione ritiene opportuna un’ulteriore istruttoria”.

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