Si apre oggi la settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, un’edizione di cambiamento e svolta per la kermesse romana anche e soprattutto per quanto riguarda la direzione artistica, affidata a Marco Müller, che arriva da otto anni di direzione del Festival di Venezia e si trova a dover affrontare numerose sfide, tra cui quella di aver messo in piedi un festival nel giro di pochi mesi (l’ok ufficiale è arrivato solo a maggio, ndr), con risorse limitate e anche con l’obiettivo di coinvolgere il grande pubblico in una manifestazione che, lo ricordiamo, è nata come festa del cinema.
Cinquantanove i lungometraggi che verranno presentati in prima mondiale, cinque prime internazionali, dodici mediometraggi e trentaquattro cortometraggi, il tutto diviso in quattro sezioni (Concorso, Fuori Concorso, Prospettive Italia e CinemaXXI) affiancate dalla sezione per ragazzi (ora autonoma e svincolata dalla Fondazione Cinema per Roma) Alice nella Città, con proiezioni che si terranno all’Auditorium Parco della Musica e nelle tensostrutture che lo circondano.
La manifestazione si apre oggi con Aspettando il mare del regista di origine tagika Bakhtyar Khudojnazarov, e si chiuderà sabato 17 novembre con lo spagnolo Una pistola en cada mano di Cesc Gay. Moltissime le opere prime e seconde proposte nella selezione, numerose le pellicole italiane: tra i quindici film in concorso troviamo i lavori di Claudio Giovannesi (Alì ha gli occhi azzurri), Paolo Franchi (E la chiamano estate), Pappi Corsicato (Il volto di un’altra), ma spiccano anche i nomi di grandi autori quali Takashi Miike (Lesson of Evil), Valérie Donzelli (Main dans la main), Larry Clark (Marfa girl), Aleksei Fedorchenko (Nebesnye ženy lugovykh mari). Ad affiancare il giovanissimo presidente della giuria del Concorso, il regista Jeff Nichols (Shotgun Stories, Take Shelter, Mud), vi sono il regista e produttore di origine kazaka Timur Bekmambetov, l’attrice Valentina Cervi, lo scrittore e regista Edgardo Cozarinsky, l’attrice Leila Hatami, il critico Chris Fujiwara, il regista P.J. Hogan.
Fuori concorso, un respiro più hollywoodiano: dall’action movie Bullet to the Head di Walter Hill al film di animazione Le 5 Leggende, passando per l’immancabile Twilight (quest’anno verrà presentato l’ultimo episodio della saga, Breaking Dawn – Parte 2, diretto da Bill Condon), Mental di P.J. Hogan, ma anche Le Guetteur di Michele Placido (con un cast tutto francese) e La Bande de Jotas, la nuova pellicola di Marjane Satrapi.
Non manca il glamour e così, al di là delle star italiane, sul red carpet sfileranno anche star internazionali: tra tutti spiccano Sylvester Stallone, che consegnerà il nuovo premio Maverick Director Award al suo regista in Bullet to the Head, Walter Hill, ma al Festival parteciperanno anche stelle come Jude Law, Adrien Brody, James Franco (che terrà una masterclass con Douglas Gordon), Matthew Modine, Bill Murray e registi e produttori come Guillermo del Toro, Jeffrey Katzenberg e Rich Moore.
“a cura di BadTaste.it – il Nuovo Gusto del Cinema”