Parla Marco Piazza, rappresentante legale del Movimento in Emilia Romagna, vicino a Casaleggio, con Massimo Bugani la settimana scorsa ha isolato fisicamente la collega ripresa da Grillo: "Non avevo opzioni, ma sarebbe troppo lungo da spiegare"
Mancava soltanto la sua versione dei fatti. Marco Piazza, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Bologna, una settimana fa assieme al collega di lista Massimo Bugani, ha abbandonato fisicamente il proprio posto in Consiglio, lasciando sola Federica Salsi, l’altra collega dei 5 Stelle. Un’azione simbolicamente fortissima, che ha suscitato parecchio clamore dopo che online era divampata la polemica tra Beppe Grillo e la Salsi, (“i talk show sono il vostro Punto G.”, n.d.r.) in merito all’apparizione di quest’ultima ad un puntata di Ballarò.
In un’intervista rilasciata all’edizione locale del Corriere della Sera, Piazza che finora se n’era rimasto in silenzio, torna a parlare del gesto stigmatizzato finito sui network italiani. “Non potevo fare diversamente. Non avevo opzioni”. Opzioni di cui non vengono specificati i motivi “Sarebbe troppo lungo da spiegare. Quello che ho fatto voleva essere un segnale forte per darci una scossa”.
Piazza a domanda specifica, ovvero se la mossa è stata suggerita da Grillo e Casaleggio non conferma, ma nemmeno smentisce (“Ripeto, non avevo opzioni”), anche se ripensando all’atto compiuto il consigliere non sa dire se ripeterebbe il gesto perché “bisognerebbe tornare indietro di parecchio”.
Impossibile interpretare le parole di Piazza che al fattoquotidiano.it ripete: “la situazione è complessa e quando verrà il momento verrà chiarita”. Momento che pare non essere la fatidica data del 14 novembre, quando Bugani e Salsi rimetteranno il loro mandato e costringeranno gli attivisti a schierarsi o con l’uno o con l’altro (“lì si faranno altre cose, quando sarà il momento lo saprete”).
Marco Piazza non è un militante qualsiasi del M5S , ma uno dei più attivi e tecnicamente organizzati. Persona politicamente moderata e attenta soprattutto alle questioni amministrative del Comune di Bologna, presente fin dai primi mesi nei meet-up di Grillo come figura di riferimento proprio davanti ai computer per mostrare durante le discussione l’avanzamento del confronto fra gli attivisti proiettando sullo schermo parole chiave e schermate sugli argomenti toccati. Un ruolo di sostanza all’interno del Movimento che gli è anche valsa la nomina di rappresentante legale delle liste per il Parlamento in Emilia-Romagna, quindi di un filo diretto con Casaleggio: “è una persona molto intelligente, l’ho sentito 4 o 5 volte al telefono. È uno che è capace di metterci la faccia. Grillo non può fare tutto da solo, ci sono diverse persone che lo affiancano”.