Il 12 novembre 2011 Berlusconi si dimetteva. Un anno “senza” Berlusconi al governo dopo quasi un ventennio di leggi ad personam e ad aziendam. Ricordiamo le più”memorabili”:
– Decreto Biondi (1994) via con la scarcerazione immediata di 2764
detenuti, 350 dei quali coinvolti in Tangentopoli
– Legge sulle rogatorie (2001) che danneggia la collaborazione giudiziaria internazionale
– Legge Frattini (2002), che mantiene di fatto inalterato il conflitto di interessi del premier
– Legge Cirami sul legittimo sospetto (2002): i giudici possono essere ricusati e i processi trasferiti soprattutto quando si tratta delle cause in cui sono imputati Berlusconi e Previti
– Depenalizzazione del falso in bilancio (2002): Berlusconi si salva così dalle accuse sul processo All Iberian2, sul processo Sme e sul caso del calciatore Lentini
– Lodo Schifani (2003), per l’impunità delle alte cariche dello stato: consente la sospensione dei processi a carico di Berlusconi
– Condono fiscale (2003), condonati anche coloro che hanno “concorso a commettere i reati”
– Legge Gasparri (2004), tale legge sul riordino del sistema
radio-televisivo e delle comunicazioni consente a Mediaset una enorme crescita potenziale dei ricavi
– Decreto salva Rete 4 (2004), concede una proroga per continuare a far trasmettere Rete 4 in analogico, a danno di Europa 7, pur non avendo la concessione dal 1999;
– Condono edilizio alle aree protette (2004), inserisce le zone protette tra le aree condonabili e tra queste ci sono anche le aree di Villa Certosa di proprietà della famiglia Berlusconi;
– Legge salva-Previti (2005), provoca l’estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi “Diritti tv Mediaset” e “Mills”
– Lodo Alfano (2008), per l’impunità delle alte cariche dello stato. Una fotocopia del Lodo Schifani
– Legittimo impedimento (2010): i processi per Berlusconi e ministri possono essere rinviati, in base a impegni di governo “certificati”
– Decreto salva liste (2010), un tentativo, giudicato poi
incostituzionale di cambiare le regole nel corso della competizione elettorale;
– Processo breve (2010-2011): così come inizialmente formulato avrebbe estinto migliaia di processi penali tra cui: Thyssen Krupp, Antonveneta, Parmalat, quello per il disastro di Viareggio del 29 giugno 2009 e il processo sul crollo della Casa dello Studente conseguente al terremoto che colpì L’Aquila nel 2009.
Berlusconi e Monti certo pari non sono. Il governo tecnico di Monti ha ridato credibilità al nostro Paese che negli anni di governo di Berlusconi è stato ripetutamente e comprensibilmente oggetto del dileggio e dell’imbarazzo internazionale. Ma queste leggi-vergogna fatte su misura dall’ex premier non sono state sostanzialmente intaccate. E sui temi legati all’informazione (conflitto di interessi, legge Gasparri, controllo di governo e partiti sulla Rai) con Monti nulla è cambiato. Alla vigilia di una nuova campagna elettorale ci permettiamo di chiedere se su queste materie qualcuno vorrà battere un colpo…
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