#Ascoltami: con gli ultimi per la gratuità del sostegno psicologico
Non credo ci siano parole migliori di quelle del grande Faber per introdurre una smisurata preghiera che ho intenzione di fare allo Stato, ai colleghi e a tutti quelli che ricordano cosa voglia dire gratuità e umanità.
Ieri notte ho scritto questo status su twitter e Facebook:
“Tornando a casa da una serata con amici vedo un ragazzo che fa l’autostop. Mi fermo a parlarci: è appena stato dimesso dall’ospedale. Lite con la madre, depresso cronico. Un invisibile. Io l’ho visto, puzzava di dolore, sudore e psicofarmaci. Solo, per strada. Inizia a piovere, mi sento impotente, tanto quanto lui si sente solo”.
Per ora siamo pochi, in direzione ostinata e contraria ma chiediamo assistenza psicologica gratuita per chi non può permettersela. Oltre ogni medicalizzazione, per un ascolto gratuito. Un gesto umano, la creazione dello psicologo di base, pagato dal sistema sanitario nazionale. Chiediamo aiuto a chiunque sia interessato, a chiunque stia lottando ora e non domani per uno Stato diverso, per la sovversione degli schemi del quotidiano che vogliono gli ultimi sempre allo stesso posto.
Associazioni, privati professionisti, gente comune, chiediamo l’aiuto di tutti affinché questa proposta diventi legge. Affinché non debba più accadere di incontrare in una notte uggiosa un uomo di 36 anni solo come un cane, che chiede aiuto ai passanti per tornare a casa dall’ospedale. Questa crisi è la crisi di tutti, c’è un allarme depressione sociale, se non cambiamo noi stessi, se non la smettiamo di umiliare le minoranze, se non la smettiamo di sentirci protetti nelle nostre dimore, non siamo umani. Questa, come dice De Andrè è una preghiera smisurata, fuori misura, e forse non sarà ascoltata ma noi, ci proviamo lo stesso.
(ANSA) – ROMA, 7 NOV – Maltrattamenti, percosse, botte: in sei anni sono più che triplicati i casi di abuso fisico segnalati alla linea 114 gestita da Telefono Azzurro per il Dipartimento per le Pari opportunità. Nel 2006 le richieste d’aiuto per violenza erano il 5,2% del totale, oggi arrivano al 17,1%: quasi una denuncia su cinque, dunque, è per abuso fisico.
“Se il SSN comprendesse la figura dello psicologo di base strutturandolo, e non lasciando al nostro buon cuore la cosa, sono sicura che si fornirebbe al cittadino un servizio migliore con tutte le benefiche ricadute che avrebbe proprio sulla sanità pubblica.
Un’altra proposta a mio avviso interessante, sarebbe quella di permettere a noi
psicologi di lavorare in regime di gratuito patrocinio, come già fanno gli avvocati: se noi fossimo retribuiti dallo stato per offrire la nostra consulenza gratuitamente, potremmo prendere in carico tutti coloro che nel hanno bisogno ma non si possono permettere di pagare”
(ANSA) – NAPOLI, 6 NOV – ”La mancanza di prospettive e di fiducia nel futuro sta portando a una nuova patologia psicologica che possiamo definire come depressione sociale”. Lo afferma Raffaele Felaco, presidente dell’ordine degli psicologi della Campania: ”Il nuovo problema è la mancanza di prospettive che provoca un dolore prolungato e costante non necessariamente legato a un evento traumatico come, appunto, la perdita del posto di lavoro. La fiducia nel futuro ora sta venendo meno”
Il dolore ha prezzo? io non riesco a darglielo e fino a quando non sarà gratuita la consulenza psicologica e la psicoterapia non chiederò più danaro per ascoltare la sofferenza. Non me la sento in quanto essere umano. Chi ci tende una mano?