Il movimento internazionale nato a New York è sostenuto da attivisti di 62 città e 25 Paesi. L'obiettivo è creare una rete locale e favorire l'apertura di nuovi gruppi. Ma sono arrivate già le prime testimonianze che riferiscono di episodi in metro, in treno, al parco
Arriva in Italia Hollaback!, il movimento internazionale nato nel 2005 a New York per porre fine alla molestie in strada (qui la presentazione in inglese del progetto). Basato sull’idea di una società dove ogni persona possa vivere lo spazio pubblico a proprio agio, al sicuro e rispettata, Hollaback! è un progetto sostenuto da attiviste e attivisti di 62 città e 25 Paesi che si impegnano a denunciare e a combattere le molestie in strada, fornendo un luogo di condivisione online che dia potere ai suoi partecipanti. Il nome del movimento deriva da Holla, che in slang americano è un modo per chiamare o per salutare qualcuno, ma è anche un’espressione usata dagli uomini per attirare l’attenzione di una donna. “Hollaback” significa quindi “rispondere”, “ribattere”, “reagire” alle attenzioni indesiderate.
In Italia, Hollaback! intende contrastare un problema diffuso, come conferma l’indagine dell’Istat 2008-2009 sulle molestie sessuali. Considerando il corso della vita, le forme di molestia verbale sono le più diffuse (riguardano il 26,6% delle donne di 14-65 anni), seguite dagli episodi di pedinamento (21,6%), dagli atti di esibizionismo (20,4%), dalle molestie fisiche (19%). Da sottolineare che le molestie in strada sono rivolte non solo a donne, ma anche a uomini e possono essere anche a sfondo razzista, omofobo e transfobico.
Il team italiano di Hollaback! ha base a Milano. L’obiettivo, per il futuro, è quello di creare una rete locale e favorire l’apertura di nuovi gruppi in altre città. Attraverso il blog si invitano le persone che hanno subito molestie a raccontare la propria esperienza, condividendola su una mappa pubblicamente consultabile. Sono già arrivate le prime testimonianze: raccontano di molestie sulla metro, sul treno, al parco.
Contemporaneamente alla nascita del movimento italiano, saranno attivati nuovi gruppi Hollaback! in altre 9 città del mondo: Ankara in Turchia, Dublino in Irlanda, Fredricksburg in Virginia, Gand in Belgio, Jacksonville in Nord Carolina, Kathmandu in Nepal, Pathankot in India, Rutgers in New Jersey e San Francisco in California.
A livello globale, Hollaback! è costituita da attivisti per il 41% lesbiche, gay, bisessuali e queer, per il 33% da persone di colore; il 76% ha meno di 30 anni e il 90% è donna. Anche le leader locali di Hollaback! Italia sono tanto diverse nella loro formazione così come lo sono le loro esperienze di molestie. Nel board americano c’è anche Alexis Grenell, comunicatrice strategia del Partito democratico.
Come dichiara Emily May, il direttore esecutivo di Hollaback!: “Abbiamo solo 8 o 9 anni prima che i bambini e le bambine nati oggi inizino a subire episodi di molestie in strada. I nostri bambini meritano di meglio, noi meritiamo di meglio, e Hollaback Italia arriva per questo. Condividi la tua storia e unisciti al movimento!”