Lo ha detto a Catanzaro il segretario del Partito Democratico. "Questa - ha aggiunto - è la nostra sola preoccupazione" ed ha precisato che "un accordo è ancora possibile purché sia riconosciuto ciò che noi chiediamo, ma non per noi, bensì per il Paese"
”Ci vuole una legge elettorale che consenta, la stessa sera del voto, di fare sapere al mondo che è possibile in Italia avere un governo. Perché se ciò non fosse possibile sarebbe uno tsunami”. Lo ha detto a Catanzaro il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani. “Questa – ha aggiunto – è la nostra sola preoccupazione” ed ha precisato che “un accordo è ancora possibile purché sia riconosciuto ciò che noi chiediamo, ma non per noi, bensì per il Paese. Come un anno fa, noi diciamo ancora una volta: prima di tutto l’Italia”.
Bersani apre ad un compromesso in Commissione pur di sbloccare lo trattativa in atto: ”La nostra proposta per la nuova legge elettorale è sempre quella del doppio turno di collegio. Che resta l’unica soluzione anche se non la vuole nessuno. Dopodiché siamo pronti ad un compromesso”. E ha aggiunto che “l’unico che non possiamo accettare però è quello che faccia dichiarare che governare questo Paese non è possibile”.
Il segretario del Pd ha risposto anche all’ipotesi avanzate da qualcuno di election day per le elezioni regionali lombarde e laziali: ”Non è il caso di parlare di election day perché la Lombardia e il Lazio sono due Regioni troppo importanti perché si possano lasciare in queste condizioni fino alla prossima primavera”. Bersani ha poi commentato le parole di Pierferdinando Casini che oggi si è detto “preoccupato dai toni e dagli accenti” del confronto tv di ieri su Sky. “Non vedo quali motivi di preoccupazione debba trarre Casini dal confronto tv di ieri tra i candidati alle Primarie. Se Casini mediterà – ha aggiunto Bersani – capirà che non ha nulla di cui preoccuparsi”.