“Una sentenza un po’ strana”. Così Renata Polverini ha commentato la sentenza di ieri del Tar del Lazio che, accogliendo il ricorso del Movimento Difesa del Cittadino, aveva disposto che la presidente della Regione indicasse una data per le elezioni entro cinque giorni. “La sentenza del Tar smentisce una serie di altre sentenze – ha aggiunto la Polverini ai microfoni della trasmissione radiofonica “Un giorno da Pecora” su Radiodue – ma questa settimana comunque si decide, entro venerdì si saprà la data del voto”. “Io ho dato la disponibilità per provare a far coincidere le elezioni nelle tre Regioni nelle quali si vota nello stesso giorno”, ha ricordato la governatrice del Lazio.
“Il governo mi ha chiesto se ero disponibile a far coincidere le date, mi è sembrato giusto”. Quanto alle critiche dell’opposizione, la presidente replica: “Nel 2010 questa Regione è andata al voto dopo 174 giorni, stanno diventando ridicoli“.
La Polverini, rispondendo a chi le chiedeva quale tipo di candidato del centrodestra fosse necessario opporre a Nicola Zingaretti, ha ribadito che “quella per la Regione Lazio è una battaglia politica: al di là delle persone che possono arrivare dalla società civile, tutte degne di ricoprire un ruolo così importante, in una fase delicata come questa mi sto convincendo che ci voglia un uomo politico”. E se si candidasse Matteo Renzi per il centrodestra? “Potrebbe essere un’idea”, ha risposto scherzando. “La novità di Renzi è interessante, il nostro Paese ne ha bisogno”.