“La ricostruzione dei fatti è del tutto errata e destituita di ogni fondamento: non c’è nessun arretramento”. Con queste parole insolitamente dure, un paio di giorni fa il governo aveva smentito di aver effettuato un “blitz alla Camera” per annacquare le norme che impongono il pagamento dell’Imu dal 2013 anche per le attività commerciali degli enti no profit (congregazioni religiose comprese), come suggerivano alcuni giornali. Ieri, poi, il pronunciamento del Consiglio di Stato ha ben delineato l’operazione del governo: sì all’Imu per la Chiesa e regolamento da modificare. Ma non c’era stato alcun blitz. Almeno per quanto riguarda l’Imu.
Perché, in realtà, di blitz alla Camera se ne stanno facendo altri in questi giorni e col governo più che altro spettatore. Ci si riferisce agli emendamenti alla legge di Stabilità approvati negli ultimi due giorni a fini elettorali e/o di clientela: non c’è più l’assalto alla diligenza delle vecchie Finanziarie, per carità, quanto piuttosto la distribuzione delle briciole rimaste sulla tovaglia. Eccovi qualche esempio:
Manfredonia e la sua Autorità portuale sono un caso emblematico: commissariata da sei anni, gestisce un’infrastruttura che langue nell’inutilità e spende il 50% della sua dotazione in stipendi e spese generali contro il 2,8% della media. E’ la seconda volta che il governo prova ad accorparla ad altre autorità pugliesi e non ci riesce: domenica notte, da ultimo, a salvarla ci ha pensato una “riedita” alleanza tra Pdl, Udc e Lega, benedicente il sottosegretario Polillo. Regista, dicono fonti parlamentari, il vicepresidente della Camera Antonio Leone, feudatario di Manfredonia per i berluscones: d’altronde, in ballo, ci sono i lavori di ammodernamento del porto e manutenzione dei fondali, roba da 60 milioni di euro.
Il Belice e la sua ricostruzione quasi cinquantennale sono dentro la legge di Stabilità. L’altro ieri mattina i deputati commissari al Bilancio hanno trovato modo di stanziare ben dieci milioni di euro per il 2013 a favore delle zone della Sicilia occidentale colpite dal terremoto del 1968. Firmatario dell’emendamento è Giuseppe Marinello, dentista, deputato di Sciacca (Agrigento), fedelissimo di Angelino Alfano e, nonostante il tracollo elettorale, suo plenipotenziario nelle terre natie.
Gli Lsu, gli ormai famigerati lavoratori socialmente utili, non mancano neanche stavolta. Sempre su proposta dell’efficace amico di Alfano, Giuseppe Marinello, la commissione Bilancio ha stanziato un milione di euro per la stabilizzazione degli Lsu nei comuni con meno di 50 mila abitanti. I soldi, curiosamente, vengono sottratti a vecchi stanziamenti con lo stesso scopo destinati a Napoli e Palermo. Certo un milione è una cifra sospetta, troppo poco per servire a tutti. E infatti servirà solo a Sciacca, comune che ha dato i natali proprio a Marinello: ce lo dice addirittura un comunicato del Pdl cittadino in cui si ringraziano deputato e governo.
L’Inps e il suo immenso patrimonio restano fuori dalla stretta sull’acquisto o l’affitto di immobili per la Pa: lo ha deciso un emendamento di Pd, Pdl e Udc che esclude gli enti previdenziali pubblici e privati dal nuovo regime. Così Mastrapasqua e soci non dovranno sottostare alle decisioni (e ai prezzi) del fondo unico creato dal governo. Il taglio delle tasse finto non manca mai: con uno degli emendamenti dei relatori viene costituito l’ennesimo fondo per tagliare le imposte dall’anno prossimo. Come sempre. La minoranza italiana in Croazia e Slovenia verrà finanziata con 3,5 milioni di euro, le associazioni degli esuli istriani con 2,3 milioni. Tutti contenti: la strana maggioranza, la Lega e pure il ministro degli Esteri Terzi.
Dal Fatto Quotidiano del 13 novembre 2012
Modificato da redazione web il 14 novembre 2012