Siamo un Paese strano. Le manifestazioni di ieri ne sono la dimostrazione pratica. D’altre parte, cosa vi aspettate da una nazione che ha 60 milioni di commissari tecnici della nazionale di calcio?
Il problema vero è la disinformazione.
Continuando così, non si fa altro che consegnare il Paese in mano a Grillo (non ho ben capito cosa si intenda, ma lo dicono tutti, sarà vero).
Allora cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Non è vero che il Parlamento e il Governo nulla stanno facendo per affrontare i problemi reali degli italiani. Non è vero che sono arroccati nel vano tentativo di salvarsi il deretano. Non è vero che l’unica preoccupazione sono i vitalizi ed arrivare ad una (giusta, siamo onesti) pensione.
Parliamo di fatti.
Facciamo qualche esempio:
– Scuola: allo studio c’è una riforma rivoluzionaria. Il recente dibattito tra i candidati alle primarie del Pd, ha dimostrato che la formula X Factor si può esportare con grande successo. Abolizione delle graduatorie, delle odiate supplenze fuori sede, dei corsi di aggiornamento. Gli aspiranti insegnanti saranno racchiusi in tre categorie: cantautori, gruppi ed esperti in cover (non a caso, un professore di matematica di Cuneo, che la sa lunga, ha già studiato tutti i pezzi di Tiziano Ferro). La giuria di qualità (Morgan, la Gelmini e uno dei Pooh) valuteranno l’idoneità all’insegnamento. Carcere a vita per i laureati in filosofia (se la sono cercata).
Eliminazione dei banchi e delle sedie. Gli studenti dovranno – durante le lezioni – correre sul posto. Si risparmierà tantissimo cancellando le pleonastiche ore di educazione fisica e sul riscaldamento (a quello già ci avevano pensato, lo so). Adozione del testo unico (un libro di Vespa) in ogni scuola di ordine e grado.
– Legge Elettorale: cancellazione totale del porcellum. Si passa alla puttantam: premio di maggioranza al 100%, ritorno alle preferenze (cioè: i partiti esprimeranno chi preferiscono avere in Parlamento), andare al seggio sarà una mera visita di cortesia (gradite le pastarelle. Carcere a vita per chi porta i “diplomatici”, che non piacciono a nessuno e rimangono lì).
– Imu alla Chiesa: anche su quest’argomento si dimostra quanto gli italiani siano prevenuti e scarsamente informati. L’Imu agli istituti religiosi sarà completamente cancellata. Per evitare odiose discriminazioni verrà tolta anche alle attività commerciali gestite da chiunque appartenga a un qualche credo approvato dalle gerarchie vaticane. Si accettano anche ordini inventati, basta che siano approvati dalla Sacra Rota (hanno già avuto un sì di massima “I Casini piangenti” e “I Brosio Penitenti”). Se avete un negozio, obbligo di assunzione di un diacono. Carcere a vita per tutti gli altri.
– Legge Bavaglio: già il nome è foriero di errore. Si tratta solo di controllare i contenuti. Su questo si è aperto un acceso dibattito. In commissione al Senato c’è da registrare la strenua opposizione di due deputati del PD. Uno ha scritto a matita su un angolo di un foglio “dissento”. Un altro, addirittura, ha abbandonato i lavori per quattro volte. Alla domanda se avesse qualcosa in contrario ha risposto: “No, sono solo andato al bagno. Soffro di cistite”.
Comunque: si potrà dissentire nel rispetto dell’opinione comune. Ogni frase deve iniziare con: “Premesso che i nostri politici stanno facendo molto bene”, per poi continuare con “sono d’accordo con loro”. La critica sarà tutta nella congiunzione avversativa, “ma” o “però”. Dimostrando così che non solo i giornalisti sono una casta, ma anche degli analfabeti.
Carcere a vita se vi chiamate Marco Travaglio.
Poi dicono che soffia il vento dell’anti politica…
Politica - 15 Novembre 2012
Poi dicono che soffia il vento dell’antipolitica
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