La differenza tra i cantanti X-Factor e quelli di altri talent “in tuta” sta, secondo me, nella fatica. Canale 5 propone una formula – “Amici di Maria De Filippi” – con mamma chioccia e una serie di ambiziosi cantanti/cantautori che si esibiscono, si scontrano, fanno il loro lavoro, insomma, ma hanno un’aria più placida, quasi lobotomizzata, direi. E’ tutto molto voyeuristico, stai lì e ti lasci coinvolgere più che altro dalle storie, ti affezioni o meno (meno) al personaggio, ma senti che in qualche modo sono già tutti “marchiati”, sai che saranno pochi i cambiamenti sostanziali, quello è e se ti piace quello ti becchi.
A X-Factor, invece, si fa fatica su tutti i fronti. Sarà il confronto (durissimo) con il format americano oppure l’oggettivo livello qualitativo superiore dei partecipanti al live show, insomma, le emozioni e le fatiche sono forti. Fanno fatica tutti, mica solo i cantanti in gara. Fanno fatica anche i giudici. Si mascherano, si acconciano, si conciano, dimagriscono, si consumano, fanno proprio di tutto.
Alcuni giudici hanno dimostrato un certa ambizione nella scelta dei concorrenti, prima fra tutti Arisa, giudice per la categoria gruppi, che ha scelto i Frères Chaos, duo di fratelli (al limite dell’incestuoso per il loro esibirsi accarezzandosi continuamente) che talvolta cantano brani che conosciamo forse in quattro: i due Frères Chaos (forse), Arisa (forse) e io. Si salvano in corsa nell’ultima puntata cantando un capolavoro dei Depeche Mode, toccando così i cuori di giovani e vecchie tardone, come la sottoscritta.
C’è il tentativo di replicare Adele all’italiana (ci si riesce solo con l’outfit, sul resto c’è molto da lavorare) con la giovane CIXI, nome che a me ricorda tanto le patatine, ma in fondo fa anche tanto confidenziale. Ci sono state le Donatella, altro duo di sorelle gemelle, non particolarmente dotate vocalmente, ma con l’appeal della pop star. E non è forse questo l’XFactor? Infatti sono state mandate a casa. C’è ICS, che prima si chiamava Morgan ICS, se non sbaglio, che entra nella categoria “antipatici” e poi passa di diritto in quella dei “ballerini”. Si sa, un ciccio che balla diventa subito più simpatico. Ah, c’è anche uno che faceva il caldaista, dai bicipiti pronunciati. Bene.
Una vincitrice forse c’è già, si intuisce. Cosa avrà di particolare rispetto agli altri? Sembra si diverta, e sembra non fare troppa fatica, tra l’altro. Allora rilassiamoci e godiamoci lo spettacolo, che tanto quelli bravi spuntano, come i funghi. E spesso, come i funghi, sono stagionali, ma questo è un altro discorso.