Nell'incontro periodico con i vertici delle prime cinque banche italiane, Ignazio Visco ricorda gli effetti della crisi sul sistema e invita a proseguire con i piani di ristrutturazione aziendale, ovvero tagli di personale e accorpamenti di sportelli
La crisi ha effetti negativi sulla redditività delle banche su cui pesa, tra l’altro, bassa domanda di credito, elevati livelli di rischio creditizio e fiscalità gravosa. E’ quanto emerso nell’incontro tra il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco e le principali banche italiane, nel corso del quale è stata espressa la necessità di proseguire con decisione nei processi di ristrutturazione.
”E’ emersa la necessità di proseguire con decisione nei processi di ristrutturazione aziendali volti al contenimento dei costi fissi anche mediante interventi di razionalizzazione delle reti distributive”, è stato infatti il messaggio giunto al termine della riunione. Il Governatore e i responsabili delle cinque principali banche italiane hanno poi convenuto sul fatto che “alla flessione della dinamica del credito all’economia si accompagna il peggioramento delle condizioni finanziarie delle imprese e, in misura più contenuta, delle famiglie”.
“Mitigano” invece le preoccupazioni per l’evoluzione della congiuntura macroeconomica, “l’assenza di segnali di marcata sopravvalutazione del comparto immobiliare e la solidità della base di raccolta al dettaglio”. Quanto poi al problema delle partite anomale, ovvero sofferenze, crediti ristrutturati, partite incagliate, esposizioni scadute, la loro crescita “risulta ancora in linea con quanto verificatosi nelle precedenti fasi recessive dell’economia”.