La contestazione è avvenuta fuori dalla sala dove si stata svolgendo il Consiglio comunale ed è stata indetta per chiedere all’amministrazione di applicare la delibera con cui il sindaco "si è impegnato a mantenere i livelli del fondo per il contratto integrativo per il 2012 sui livelli del 2011"
Dopo le proteste degli operai Alcoa contro il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, anche Matteo Renzi è stato al centro delle contestazioni dei dipendenti comunali in Palazzo Vecchio a Firenze, fuori dalla sala dove si stava svolgendo il Consiglio comunale. La manifestazione, alla quale prendono parte circa 200 lavoratori, è stata indetta per chiedere all’amministrazione di applicare la delibera con cui il sindaco “si è impegnato a mantenere i livelli del fondo per il contratto integrativo per il 2012 sui livelli del 2011”, ha spiegato il rappresentante della Rsu Mauro Comi.
Sulla questione oggi c’è stata anche una riunione in prefettura nel corso della quale, ha spiegato Comi, “i rappresentanti del Comune invece di fornire rassicurazioni sull’applicazione della delibera hanno cercato di prendere tempo spingendoci ad abbandonare il tavolo della trattativa e a proclamare lo stato di agitazione”. I lavoratori annunciano scioperi a partire dal 25 novembre, giorno in cui si svolgeranno le primarie del centrosinistra e Firenze sarà invasa di podisti per una maratona. Molti manifestanti sono arrivati fuori dalla sala del consiglio comunale con trombe e fischietti ed alcuni hanno esposto cartelli con le scritte “Adesso basta”, “Ogni promessa è debito”, gridando lo slogan “contratto, contratto”.